CROCIFIGGILO!

L'amore è l'ostinazione compulsiva dell'emisfero emotivo, la quale ci induce a volerlo cercare, anche quando l'emisfero del raziocinio palesa l'evidente realtà della sua non esistenza.

L'amore è un fossile, un retaggio arcaico, insinuato nei reconditi di una residuata sensibilità umana.

L'amore è una fantasia, una costruzione romanzesca, poetica, musicale o cinematografica, è mera arte interpretativa, frutto dell'ingegno di animi certamente talentuosi e romantici, ma nel contempo ingenui e perdenti.

L'amore, se fosse tale, se lo fosse veramente e coerentemente, se lo fosse fino in fondo, ma soprattutto se esistesse davvero, allora manifesterebbe prodotti decisamente ben diversi da quelli che possiamo constatare nell'epoca sciagurata della società odierna.
Vedremmo quindi martiri consapevoli e sereni di rivestire il loro ruolo vocazionale, offrirsi in sacrificio e totale abnegazione al loro partner in stato di estrema necessità vitale.
Ci sarebbero più cristi che individualisti.
Ci sarebbe il requiem aeternam dei divorzi, degli adulteri, delle famiglie allargate, degli aborti, delle parafilie sessuali, a favore della riscoperta di unioni sentimentali durevoli, ostinate, controvento, tenaci ed indissolubili fino alla morte.

L'amore fa terrore, poiché questa parola di origine latina, (amors), occulta in se un'altra parola: "mors", ossia morte.
E chi non si sentirebbe pronto a sacrificarsi volontariamente per il proprio partner, in caso di estrema necessità, non può essere in grado di amare.

Ma la gente di questi anni,(uomini e donne d'ogni età e nazionalità), è troppo pusillanime, mondana ed egocentrica, per potersi immolare all'amore, ecco, quindi, che l'amore non esiste, se non sottoforma di mero ideale artistico nei film, nelle poesie, nei romanzi o nelle canzoni.

"Di che cosa ti occupi?" o "che cosa fai di bello nella vita?", sono le tipiche frasi di circostanza che ci vengono rivolte da persone così maledettamente accanite alla vita, le quali non saprebbero e non potrebbero mai amare.

Un saluto
Il Cardinal Gabriel

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48 Risposte

Caro Gabriel,ci sei mancato molto. E sei rientrato con una descrizione impeccabile della situazione attuale,ovvero una miseria infinita. Non potevi essere più veritiero e attinente alla realtà. Ti mando un caro saluto.

Carissimo Sasa, grazie per il tuo apprezzamento.
Purtroppo, negli ultimi anni, son diventato spettatore involontario e nolente della fiction che la quotidianità ci proietta sotto gli occhi.
Il disgusto assoluto che provo per i contegni umani dell'ultimo decennio, (soprattutto e specialmente quelli femminili), con la conseguente angoscia che mi sale su, esacerbata oltremodo dal sedicente ottimismo politico/economico propinato dai notiziari televisivi, nonché dalle mie innumerevoli sperimentazioni reali sul campo della vita, specie, ma non solo sentimentali, (siti d'incontri compresi, ovviamente!), mi porta inevitabilmente a deliberare un verdetto nettamente negativo e generalizzato.
Da questa situazione ne consegue che onestà, coerenza, umiltà, meritocrazia, ragione e buona volontà, non dimorino più nelle coscienze della maggior parte delle persone italiane, specie in età giovanile o matura, soprattutto con cromosoma "xx."

Quando viene meno il sacrificio ed il merito, anche l'amore si estingue, giacché esso non si esime mai, ripeto mai, dal sacrificio e solo dopo di questo, ne consegue il merito di goderne.

Ora ditemi, se quelle single recidive over 30, od over 40 d'età, onnipresenti nelle chat, o che attendono la mondanità e l'oniomania dei fine settimana, potrebbero mai capirne qualcosa di sacrificio e merito...

P.s. Sasa, il mio non è un ritorno, ma un semplice tentativo di farvi capire quello che ho compreso io, tramite il dolore e la consapevolezza di aver visto i miei ideali e valori di vita, annichilirsi alla farsa teatrale di quest'epoca.

Chi non muore si rivede. Buondì, Gabriel ... siamo tornati sul luogo del delitto perché la situazione non è affatto cambiata.
Potremmo darci appuntamento ogni sei mesi per verificare se qualcuno di noi ha incontrato la persona giusta. Proprio ieri sono andato a rileggermi questo passo di Sandor Marai:
"Improvvisamente ho capito che non c'è nessuna persona giusta. Non esiste né in terra né in cielo né da nessun'altra parte, puoi starne certa. Esistono soltanto le persone, e in ognuna c'è un pizzico di quella giusta, ma in nessuna c'è tutto quello che ci aspettiamo e speriamo. Nessuna racchiude in sé tutto questo, e non esiste quella certa figura, l'unica, la meravigliosa, la sola che potrà darci la felicità. Esistono soltanto delle persone, e in ognuna ci sono scorie e raggi di luce, tutto …".

A parte questo:
Abbiamo cercato rifugio nel mondo virtuale ma solo per scoprire che è ancora peggiore di quello reale. L'essenza della nostra epoca è la leggerezza. Superficialità, mancanza di spessore, rapidità e inconsistenza dei rapporti umani. Nel web tutto questo è amplificato e moltiplicato all'ennesima potenza. Adesso siamo entrati in una nuova fase: i due mondi si sono scambiati di posto ...ormai è il mondo reale che viene plasmato da quello virtuale.
Non siamo altro che spettatori impotenti. La nostra dignità sta nella consapevolezza.

Ciao JB, esattamente come hai come hai concluso tu: la dignità sta nella consapevolezza. Quella consapevolezza di aver varcato la soglia dei 40 e di rimanere single, non per nostra volontà, colpa, demeriti, incapacità o fattezza esteriore, bensì perché l'amore è troppo puro e meraviglioso, per poter sopravvivere in anni meschini e desolanti come questi.

Io ammetto la sconfitta dei miei ideali e valori di vita, ma mi rimane la dignità di dire che ci ho provato ripetutamente, in ogni dove, per tanto tempo, con molte ragazze di qualsiasi età, ed ogni volta, con ognuna di loro, infondevo nuovo slancio d'entusiasmo, fiducia, onestà, buoni propositi e passione, traendo fondo dai rimasugli delle mie energie mentali, fisiche ed emotive, rimediando, quand'era la fine, una nuova constatazione che l'amore non c'era.

Io dovevo sempre prodigarmi con loro, impegnandomi ad improvvisarmi medico, avvocato, psicologo, papà putativo, sacerdote od angelo custode, in base ai loro problemi personali, famigliari, di salute o di lavoro che fossero, sopportando anche le loro mancate promesse, perdonando i loro scatti di spiacevole e violenta impulsività verbale, adeguandomi e tacendo, talvolta, a situazioni al limite dell'esasperazione o della legalità, situazioni in cui altri uomini, al posto mio, si sarebbero dati alla fuga.
Io, invece, rimanevo fermo, impietosito da quei loro "non ho che te, su cui posso confidare", oppure dai "ti amo con tutta me stessa."
Pazientavo, mandavo giù i bocconi amari, stringevo i denti, muovendo anche battaglia contro i nemici psichici o materiali di queste ragazze, manco fossi stato il loro marito o padre.

Poi, caro JB, quando giungeva il momento in cui ero io bisognoso di qualcosa, oppure mi sentivo un tantino trascurato e messo in disparte e quindi facevo presente loro questa cosa, le risposte che ricevevo palesavano una totale insensibilità ed ingratitudine, da spezzare il cuore anche ad un uomo che ne fosse senza.

Le donne single di questi anni, non conoscono che cosa sia la gratitudine, l'umiltà, la sensibilità e l'altruismo, nemmeno nei riguardi di quegli uomini che per loro hanno dato ogni bene.
A questa conclusione sono giunto.
Non appena ti lamenti, (civilmente), con loro, per qualcosa che ti manca umanamente e che a lungo andare potrebbe comportare la stabilità e la serenità della relazione, ti senti aggredire in una maniera inverosimile e, se vai quindi legittimamente a replicare, ti senti accusare che sei cattivo e pieno di pretese, magari paragonato al loro ex, pur se tra te e lui vi fosse un abisso caratteriale ed umano.

Sono ragazze/donne sempre bisognose d'ogni cosa, di aiuto, protezione e sostegno emotivo, traumatizzate dalle loro esperienze sentimental/sessuali precedenti, talvolta succubi di genitori maldestri e paranoici, influenzate da amiche sceme e invidiose, frustrate da lavori umilianti e servili. Con queste persone non serve un partner, ma un neuropsichiatra.

Tuttavia, la cosa che fa più male, è la mancanza assoluta di rispetto e gratitudine che dimostrano queste signorine, dopo che ti sei spenduto in ogni modo con loro.
Questo fa veramente male ed è imperdonabile.

eccoli qua di nuovo tutti uniti a lamentarsi con disperazione delle donne dopo i 40 che guarda caso sono tutte italiane.
QUESTO è IL MASOCHISMO DELL' UOMO ITALIANO.
CARO CARDINALE GABRIELE, SONO STATO ACCUSATO DI ESSERE RIPETITIVO E MONOTONO OLTRE CHE SCHIZOFRENICO NEL RIPETERE CHE LE DONNE ITALIANE SINGLE DOPO UNA CERTA ETà SONO TUTTE Z......E. E HO SPIEGATO ANCHE I MOTIVI.
TI HANNO MANCATO DI RISPETTO E DI GRATITUDINE QUESTE "SIGNORINE"? è EVIDENTE CHE NON HAI CAPITO E NON VUOI CAPIRE UN TUBO.
MA HAI MAI PARLATO CON UNA PUTTANA? COSA APPREZZA IN UN UOMO UNA PUTTANA? 2 COSE
LA CAPACITà DI FOTTERE E IL DENARO CHE HAI IN TASCA. E QUESTE SONO LE DONNE ITALIANE.
LE DONNE IN ITALIA SONO IL FRUTTO DI UNA SOCIETà MARCIA E CORROTTA SENZA ALCUN IDEALE DI VITA DOVE CONTANO SOLO I VALORI PIù MATERIALI, ASPETTO FISICO DENARO, POTERE, ETC..
E TU COSA PRETENDI? CHE DA QUESTA MERDA POSSA USCIRE FUORI UNA DONNA CHE APPREZZI LA TUA CULTURA L' INTELLIGENZA LA MATURITà , IL TUO ANIMO BUONO E TUTTE LE QUALITà CHE DISTINGUONO L' UOMO DALLA BESTIA?
COSA DEVI FARE GIà LO SAI E NON SOLO TU.
SAI COS' è L' AMORE?
L' AMORE è QUEL LANGUORE CHE DAGLI OCCHI VA SINO AL CUORE, L' AMORE è QUEL SOLLAZZO CHE DAGLI OCCHI VA SINO AL C.....
BUON NATALE FANCIULLI CARISSIMI E NON VI INCAZZATE PERCHè IO SFOTTO

Riccardo, il tuo punto di vista è sufficientemente chiaro. Non diventi più convincente gridando, sfottendo gli altri utenti o ripetendo all'infinito lo stesso concetto. Sul discorso italiane/straniere con me sfondi una porta aperta, anche se non sono estremista come te (le eccezioni ci sono; beato chi le trova). Chiunque abbia avuto familiarità con meetic - o con altri siti di dating - si è potuto render conto dell'avidità imperante fra le nostre connazionali. E' una cosa schifosa, nauseante, che toglie ogni residuo di fiducia e di speranza. Recentemente ho fatto un test con i 3 giorni di prova e mi pare che la situazione sia ancora peggiorata. Ho notato anche un'altra cosa: più queste donne si atteggiano a romantiche e più si rivelano avide e affamate di soldi. L'ultima utente con cui ho corrisposto via mail pareva una perla rara e mi aveva dato da sperare. Bene, dopo due giorni di corrispondenza anche lei è partita con "di cosa ti occupi ?" . Siccome la mia risposta le era parsa evasiva, di lì a poco ha rincarato la dose: "Non ho ancora ben capito di cosa ti occupi". E lì ti piglia il vomito ... Meetic è una malattia che si cura con il vaccino: bisogna raggiungere un punto tale di nausea da non sentire più voglia di ritornare lì dentro.
Riguardo alle straniere, parli con uno che ha gestito un'agenzia matrimoniale internazionale e che, per svariati motivi, ha avuto occasione di frequentarne qualcuna. Se dovessi consigliare qualcuno lo indirizzerei non verso le donne dell'est ma verso le asiatiche, le sudamericane e le africane. Li' si trova ancora qualche brava ragazza, anche se (è bene precisarlo) arrivate in Italia cominciano a cambiare.

Caro Gabriel,hai detto cose sacrosante anche se molto dolorose a leggerle e,come me ed altri,ad averle verificate sul campo in questi anni. Se,di colpo,ti trasformassi in un ebete oppure semplicemente in un italiano medio (che è quasi la stessa cosa),cambierebbe tutto. Dopo pochissimo tempo troveresti l'anima gemella.

RICCARDO: l'originalità non è la tua arte.
Sei così stucchevole nel reiterare da tanti mesi le tue ossessioni, che non mi ci metto neanche più a leggerle, sapendo già di che cosa vertono.
Che le italiane recidivamente single, over 30, od over 40, siano una generazione di donne "rebel without a cause", ormai è risaputo anche al demonio, ma da questo dato di fatto, spingersi ad asseverare, (come fai tu all'ossesso), che le single straniere, della medesima età, siano quasi in odore di santità, ebbene è una mera STRONZATA!
Di straniere dell'est europeo ne ho conosciute e, in qualche caso, anche frequentate, ma in loro non ho mai notato sostanziale differenza rispetto alle italiane, poiché, vedi, quando si scatena un'epidemia, inevitabilmente finisce per contagiare chiunque, senza guardare in faccia nazionalità od età.

Probabilmente il tuo idolatrare così le donne di etnia e cultura slava, in ogni dove, è spinto dalla speranza che qualcuna ti noti e ti faccia delle avance.
Ti chiedo, quindi, ma non faresti prima a cercarla in un qualsiasi sito d'incontro o in un'agenzia matrimoniale?

Dato che poi a te piace sfottere gli utenti di questo forum, suppongo non ti dispiacerà, se concludo questo mio post in maniera ironica, riportando una frase tratta da una nota canzone di Giorgio Gaber: "MA PER FORTUNA CI STA IL RICCARDO, CHE DA SOLO GIOCA AL BIGLIARDO, NON É DI TANTA COMPAGNIA, MA É IL PIÙ SIMPATICO CHE CI SIA."

Carissimo Sasa, se, e sottolineo se, le donne fossero lungimiranti ed intelligenti, allora vedendo e sapendo di quanto siano violenti, traditori, menzogneri e perversi alcuni uomini di quest'epoca, di sicuro non si lascerebbero sfuggire dei ragazzi meritevoli e degni come noi, specie dopo aver appurato, mettendoci alla prova, che non siamo dei maledetti come gli altri.
A quanto pare, le donne amano farsi del male con le proprie mani.

Egregio Cardinal Gabriel ben ritrovato.Concordo come sempre in pieno con la tua analisi filosofica della situazione attuale.Siccome a mè oltre che le statistiche piace anche la sociologia vi posto le riflessioni sull'argomento di una scrittrice molto considerata dalle donne moderne di nome Laurie Penny:

" Credo che di solito sia meglio per le donne essere single. In particolare per le giovani donne. In particolare per le giovani donne etero. Non solo ‘va bene’, non solo ‘accettabile’, ma decisamente meglio.

Ho trascorso la maggior parte dei miei twenties come single, a volte per scelta, e a volte perché ho incontrato diversi uomini e non sono stata in grado di individuarne uno che non abbia cercato di frenarmi o schiacciarmi verso il basso. Ho passato un bel po ‘di tempo facendone una malattia, anche se la mia vita era piena di amici, lavoro da fare, amanti interessanti e avventure d’oltremare.

Guardando indietro, però, rimanere single è stata probabilmente la migliore decisione che ho preso, in favore della mia carriera, della mia dedizione al mio lavoro, dell’attivismo, e delle lezioni che ho imparato su come prendermi cura di me stessa e degli altri.

Non è che non sia mai stata arrabbiata o frustrata. Ci sono stati momenti in cui ho avuto una gran voglia di un vero partner, e per gran parte di quel tempo mi sono sentita come se avessi dovuto scegliere tra averne uno o invece dedicarmi alla parte migliore di me. Quella parte, il ME che è stato dedicato alla scrittura, viaggiare e fare politica, che aveva molti interessi esterni e le amicizie più intense, non era un qualcosa che gli uomini sembravano apprezzare o desiderare troppo, almeno non in quel modo.

E ‘stato difficile. Ci sono state settimane in cui ho vagato come se fossi stata presa a calci nel petto, desiderando come l’inferno la possibilità di essere qualcun altro, lo stereotipo di qualcuno più amabile. Con il senno di poi, però, sono contenta di non essere mai stata disposta o in grado di restringere i miei orizzonti per un uomo. E, sai, ho avuto un sacco di divertimento e ho scritto un sacco di cose.

Niente mi frustra tanto come guardare ragazze giovanissime che all’inizio della loro vita sprecano anni in successioni di mediocri, ingrati, noiosi, uomini bambini sempre e solo alla ricerca di una ragazza fenomenale da mostrare ai loro amici, una ragazza che in privato sarebbe dovuta essere sia un surrogato di mamma che una partner sessuale. Sono stata quella ragazza. Non è divertente essere quella ragazza. Quella ragazza non arriva ad avere quel tipo di avventure si dovrebbe davvero avere nella adolescenza da ventenni. Non è che i suoi sogni e progetti non contino, ma hanno sempre importato un po ‘meno di quelli del suo ragazzo, perché è quello che ai ragazzi viene insegnato di aspettarsi: che la loro ragazza è lì per supportare la loro vita.

Quello che sto cercando di dire è che ci sono un sacco di cose che sono molto peggio che essere una single, nel patriarcato moderno. Le femministe del tardo 20° secolo erano spesso single per scelta, e sono derise ora da parte di coloro che amano dimenticare che quelle donne avevano una buona ragione per esserlo. E ‘stato meglio essere sole che accettare un triste matrimonio o rapporto di coppia di convenienza, una pressione che ancora oggi tocca alle donne eterosessuali.

E ‘solo che non valeva la pena. E a volte, ancora oggi non vale la pena.

Per quelli di noi che hanno appuntamenti in gran parte o esclusivamente con il cosiddetto genere “opposto”, l’amore romantico in realtà può essere un campo di battaglia. E’ dove la politica si gioca intimamente e, spesso, dolorosamente. Noi non dovremmo riconoscere apertamente che l’amore sia politica. Ma come può essere altrimenti? Come può essere altro dalla politica, quando i rapporti con gli uomini sono così spesso quei luoghi dove le donne sperimentano la violenza di genere, in cui le differenze di retribuzione e privilegio contano, dove facciamo tutto il lavoro di curare, pulire, lenire e placare ciò che il patriarcato si aspetta che facciamo all’infinito e gratis?

Sepolto sotto la valanga di cuori e fiori c’è un fatto scomodo: un rapporto romantico è, ed è sempre stato, un accordo economico. L’economia potrebbero essere cambiata negli ultimi decenni, da quando molte donne hanno acquisito una maggiore indipendenza finanziaria, ma è ancora una questione di soldi. Si tratta di chi fa il lavoro domestico, del lavoro emozionale, il lavoro di guarire i piedi feriti del tardo capitalismo. Si tratta di organizzare le persone in unità isolate, efficienti, auto-riproduttive e facendole sentire male quando questo non accade o non riesce a portare loro felicità.

Oggi alle donne viene ancora insegnato che abbiamo fallito se non siamo amate dagli uomini. Ho perso il conto degli uomini che sembrano credere che la carta vincente che detengono in qualsiasi dibattito sia “ma tu sei poco attraente”, “Ma non vorrei uscire con te.” Cosa pensiamo noi di loro non importa. Le giovani donne hanno lo scopo di dare la priorità all’approvazione romantica agli uomini, e i giovani spesso hanno difficoltà ad immaginare un mondo in cui potremmo avere altre priorità.

Il problema è che, al fine di ottenere quell’approvazione, siamo tenute a ridurre il nostro potere in ogni altro aspetto della vita. Siamo tenute a minimizzare la nostra intelligenza, a preoccuparci se abbiamo più successo finanziario o professionale del nostro partner. Siamo in grado di essere creative e ambiziose, ma mai più di quanto lo siano gli uomini della nostra vita, affinché non si sentano minacciati. E ci sono così pochi uomini per cui vale la pena fare quel tipo di sacrificio. "

A voi le riflessioni.Saluti!!!

E con questa,possiamo davvero chiudere questo blog e andarcene. Aspettiamo con ansia l'arrivo dell'ISIS,solo loro ci possono tirar fuori da questa pustola infetta che è il vetero-femminismo del nuovo millennio.

Credo che molti uomini non si siano resi conto di ciò che stava accadendo e che si siano scavati la fossa con le loro mani. Purtroppo l'hanno scavata anche a noi ... Faccio un piccolo esempio tanto per capirci. A partire dagli anni '70 (con un crescendo rossiniano di cui non si vede la fine) siamo stati inondati da immagini di donne vincenti e di uomini sconfitti, umiliati o sottomessi. Queste immagini sono state veicolate dai mass media e in particolare dalla pubblicità. Secondo voi chi è che ha pensato quegli spot, quelle copertine, quei cartelloni pubblicitari ? Volete che ve lo dica ? Nella stragrande maggioranza dei casi sono stati partoriti da menti maschili. Quello che sta accadendo è terrificante anche per chi, come il sottoscritto, non ha assolutamente niente contro la parità dei diritti e l'emancipazione femminile. Purtroppo siamo andati ben oltre. L'ideologia femminista ha impregnato ogni cosa: ne siamo saturi e ci sentiamo soffocare. Non è più possibile affrontare una discussione in modo equilibrato, si tratti di aborto, di divorzio, di educazione dei figli o di violenza sessuale.
Che tristezza.

Confermo e sottoscrivo le tue parole,caro JB. Io ci lavoro in questi ambienti (lavoro nel sociale) e cerco di confrontarmi tutti i giorni con uomini e donne impregnati di questa neoideologia. Faccio un inciso doveroso,ovvero,anche io sono per la parità dei diritti (e doveri) tra uomo e donna,sono contrario a ogni forma di discriminazione e fino qualche tempo fa,potevo definirmi una persona di sinistra. Ebbene,detto questo,vi dico che la situazione è insostenibile. Le mie colleghe,le donne che conosco pregne di questo retaggio femminista hanno accanto due tipologie di uomini. La prima è lo zerbino, che non le contraddice mai,che si prende cazziatoni pubblici e umiliazioni alla presenza di amici e conoscenti.L'importante è che non le frenino nel loro impulso irrefrenabile di "fare" (lavoro,aperitivi,sport spesso anche particolari,ecc). Un tipo di uomo che ben conoscete e di cui spesso si è parlato. La cosa clamorosa è l'altro tipo di uomo che prediligono,ovvero il "cattivo",lo stereotipo contro cui in teoria combattono. Io ho colleghe e amiche "femministe" che si accompagnano a delle vere merde umane,addirittura con islamici che le maltrattano. O semplicemente che le danno delle troie e via dicendo. Naturalmente questi "uomini" se ne guardano bene in pubblico di dare questa immagine. Per loro è sufficiente manifestarlo nei momenti e luoghi giusti,perchè ufficialmente loro stanno sempre in prima fila nelle manifestazioni per i diritti delle donne. Tanti,troppi ne ho visti e ne vedo ancora quotidianamente. Io stesso fui scartato da una tizia due anni fa che preferì un collega di questa risma,un arrogante verme leccaculo ma con un certo potere nell'ambito lavorativo. Quest'ultimo aspetto però - quello del potere - era sufficiente per farla cascare tra le sue braccia. Quindi,amici miei,è tutta una questione di facciata,è tutta un'ipocrisia.A loro non importa nulla di essere rispettate,amate e "protette". Basta che rispetti uno dei due parametri,le accontenti nei loro sogni e capricci:le donne nate dagli anni 70 in poi non sono mai cresciute davvero,così come molti uomini ma che però a differenza loro ne stiamo subendo gli effetti. Dunque,loro cercano la prosecuzione del papà. E andrà sempre peggio,perchè la mia generazione (io ho 37 anni) ha nel frattempo procreato. Naturalmente dei mostri.
Rassegnamoci,quindi. Da questo punto di vista siamo nati nell'epoca peggiore possibile.

Cari tutti, già in precedenza avevo confermato che a mio avviso la parola AMORE ha poco o nulla a che fare con Meetic & company. Il dating oggi, a differenza di 10 anni fa, è diventato un mercatino stile "compro/vendo" dove ognuno cerca di fare l'affare migliore: poca spesa e molta resa. Nel corso degli anni le donne accanite frequentatrici del web hanno ben compreso di avere una posizione di vantaggio dovuta appunto alla scarsa presenza di donne on line a fronte invece di una consistente presenza maschile. Questo le ha portate ad alzare la posta a dismisura, perdendo completamente di vista il ben più nobile scopo di cercare un compagno di vita. Oggi non si cerca più una relazione con una persona con cui star bene. L'oggetto della ricerca è un misto tra esigenze/aspettative estetiche, necessità economiche ed aspirazioni a stili di vita utopistici da fiction televisiva con "ricconi" come protagonisti. I sentimenti...questi sconosciuti! Come ben sappiamo, oggi, nel 2017, su Meetic per un uomo è già un risultato ricevere una risposta ad un messaggio, sperando ovviamente che chi scrive sia una persona reale e non robot e sempre ammesso che si riesca a trovare una donna con una presentazione decente che ci stimoli ad inviarle un messaggio....

@riccardo cor di leone:
MA HAI MAI PARLATO CON UNA PUTTANA? COSA APPREZZA IN UN UOMO UNA PUTTANA? 2 COSE
LA CAPACITà DI FOTTERE E IL DENARO CHE HAI IN TASCA. E QUESTE SONO LE DONNE ITALIANE... non ho capito bene il nesso.. sarebbero le putte ad apprezzare la capacità di spillare soldi dell'uomo o dall'uomo? E la seconda cosa dov'è? Ma andò stai andò vivi come direbbero a Roma.... Ben tornato Gabriel grande mito! Tanti baci a tutti dalla zoccola italiana (una delle tante)

Alberto Luca, ho sempre odiato l'ideologia comunista, ma se c'è una cosa che odio ancor di più, sono i sottoprodotti generatosi da essa, vedi, per esempio, le femministe sessantottine, misandriche, abortiste e bisessuali.

JB, riflettevo proprio questa sera, guardando gli spot pubblicitari televisivi, di quanto un certo tipo di donna, (giovane, appariscente e sensuale), sia idolatrata e resa unico oggetto dei desideri, anche quando ad essere pubblicizzato è un liquore, un'automobile o un eau de toilette. Vedi donne seminude, provocanti, aggressive, dominatrici, le quali relegano l'uomo ad una mera comparsa di secondo piano, quasi superflua, chiara allusione a ciò che avviene nella realtà, dove, oramai, la donna genera figli restando "felicemente" single.

Sasa, per quante batoste ed inculoni vari, (anche gravi), possano subire certe donne, da talune tipologie di uomini, (quelle che hai elencato tu), nulla le rende savie e sveglie, tant'è vero che dopo una pausa passata a piangersi addosso e fare le vittimiste, quand'è la fine si rimettono con soggetti fotocopia di quelli precedenti!
Robe da ricovero psichiatrico.

Maury, l'amore è quella cosa che fa rima con sacrificio, come ho spiegato eloquentemente nella mia recensione e non certo quella rima volgare enunciata da Riccardo.
Se un uomo guarda una donna con l'istinto di possederla, anziché conquistarla, cessa di essere uomo, ed io aggiungerei anche sapiens.

Cristina, le sole zoccole con le quali hai a che fare nella tua vita, sono le mucche del tuo allevamento. :-)

ALLA CARA COMBRICCOLA DI FILOSOFI, SPECIE AL CARDINAL GABRIELE E A JB
LA VITA è UNA QUESTIONE DI POTERE.IL POTERE LOGORA CHI NON CE L' HA, MENTRE CHI LO HA LO ESERCITA IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
FACCIAMO UN ESEMPIO FUORI DELL' ARGOMENTO.
ADESSO CHE I NUOVI ASSUNTI CON IL JOB ACT NON HANNO PIù L' ARTICOLO 18, COSA SUCCEDE?
SE IL PADRONE DI UN AZIENDA DICE UNA MATTINA AI SUOI DIPENDENTI:" SE VOI VOLETE CHE IO AL TERMINE DEL CONTRATTO VI RIASSUMA TUTTI DI NUOVO OPPURE VOLETE CHE NESSUNO VENGA LICENZIATO ADESSO, DOVETE ENTRARE IN AZIENDA CAMMINANDO COME I CANI, A 4 ZAMPE E POI 1 ALLA VOLTA MI DOVETE BACIARE I PIEDI"
COSA FARANNO I DIPENDENTI? VEDRETE CHE ESEGUIRANNO TUTTI GLI ORDINI DEL PADRONE PUR DI NON PERDERE IL POSTO DI LAVORO.
GIà ADESSO IN ALCUN AZIENDE SI PISCIA QUANDO VOGLIONO I PADRONI (AMAZON) E ANCHE FIAT.
LO STESSO AVVIENE IN ITALIA FRA UOMINI E DONNE.
LE DONNE HANNO TUTTO IL POTERE E LE LEGGI A LORO FAVORE, GLI UOMINI TUTTE LE LEGGI CONTRO.
LE DONNE ITALIANE SONO LA RAZZA DOMINANTE MENTRE GLI UOMINI SONO I SUDDITI CHE DEVONO ESEGUIRE GLI ORDINI SENZA DISCUTERE.
MI RIVOLGO A JB. HAI GESTITO UN ' AGENZIA MATRIMONIALE INTERNAZIONALE?
PRIMA COSA PERCHè NON CE L' HAI PIù?
SORVOLIAMO SU QUESTO. E COSA SAI DELLE RUMENE, COSA HAI CAPITO?
TI RICORDI IL PIANETA DELLA SCIMMIE? SULLA TERRA LA RAZZA DOMINANTE ERA L' UOMO E LE SCIMMIE STAVANO IN GABBIA, MENTRE SU QUEL PIANETA ERA IL CONTRARIO. ECCO PIù O MENO è QUESTA LA DIFFERENZA FRA ITALIA E ROMANIA.
QUI COMANDANO LE DONNE , LI GLI UOMINI SI FANNO RISPETTARE , NON DICO CHE COMANDANO. LE SAI LE LEGGI IN ROMANIA COME SONO? IO LE HO SPIEGATE UN GIORNO.
PICCOLO ESEMPIO : NON ESISTONO ASSEGNI DI MANTENIMENTO PER LE MOGLIE COME IN ITALIA ANCHE SE HA FIGLI E QUELLI PER I FIGLI SONO IRRISORI. CIò SIGNIFICA CHE UNA MOGLIE RUMENA CASALINGA SE DECIDE DI LASCIARE UN MARITO CON I SUOI DIFETTI, CHE NON ELENCO MA CHE CONOSCO BENE, DEVE ANDARE A LAVORARE, LAVORARE, IN ITALIA INVECE CAMPA IL RESTO DELLA SUA VITA DI RENDITA SULLE SPALLE DELL' EX MARITO.
LA CASA IN ROMANIA SE è DEL MARITO NESSUN GIUDICE PUò TOCCARLA E DARLA ALLA MOGLIE.
IN ROMANIA NON ESISTONO I PADRI SEPARATI CHE DORMONO ALLA CARITAS, UNA VERGOGNA ITALIANA PENSO UNICA AL MONDO.
è CHIARO ADESSO?
QUESTE COSE IO LE HO SAPUTE DALLE CENTINAIA DI RUMENE CHE HO CONOSCIUTO E DA QUELLE CON CUI SONO STATO FIDANZATO.
I RUMENI SONO ORTODOSSI, LA MESSA DURA 3 ORE IO CI SONO STATO AD UNA UNA MESSA ORTODOSSA.
PER LORO LA FAMIGLIA E I FIGLI SONO AL PRIMO POSTO. NELLA MENTE DI UNA DONNA DIVORZIATA RUMENA ANCHE SE BELLA NON ESISTE L' AVVENTURA, ESISTE SOLO UNA UNIONE STABILE.
IN ITALIA SAI COME LA PENSANO LE ITALIANE.
TANTE RUMENE MI HANNO CONFERMATO CHE GLI UOMINI RUMENI VOGLIONO VIVERE SULLE SPALLE DELLE MOGLI SENZA LAVORARE. IMMAGINA QUESTO IN ITALIA.
è EVIDENTE POI CHE UNA RUMENA O ALTRE STRANIERA CHE è ARRIVATA IN ITALIA DOPO POCO TEMPO HA CAPITO CHE QUESTO è IL PARADISO DELLE DONNE E APPROFITTANO, VOGLIONO RIFARSI DI TUTTO QUELLO CHE HANNO SUBITO IN ROMANIA.
IN ROMANIA, FORSE SOLO A BUCAREST CI SARANNO, NON ESISTONO DONNE MAI SPOSATE DOPO 25-27 ANNI. SU CIRCA 1500 DONNE STRANIERE CONOSCIUTE FORSE SOLO 20 A QUELL' ETà ERANO MAI SPOSATE.
CAPITE LA DIFFERENZA ABNORME DI MODELLO DI SOCIETà FRA QUI E LA ROMANIA? LA MOLDAVIA è LO STESSO E L' UCRAINA è SIMILE.
SE POI PARLIAMO DEI PAESI MUSULMANI, LI LA DONNA CONTA MENO DI UN CAGNOLINO E IO HO AVUTO UNA ESPERIENZA IN MATERIA CHE UN GIORNO RACCONTERò.
HO SENTITO PARLARE DI AMORE. CARI MASCHIETTI CANCELLATE QUESTA PAROLA DAL VOSTRO VOCABOLARIO E USATE SOLO UN' ALTRA "CINISMO" ALLORA VI TROVERETE BENE.
NON C' ERA BISOGNO DI MARCO FERRADINI CON IL SUO TEOREMA A SPIEGARCI CERTE COSE. IO ALLORA GIà LE SAPEVO.

TOLGO IL DISTURBO E NON SCRIVERò PIù RECENSIONI COSì NON OCCUPERO PIù SPAZI
BUONE FESTE

@sasa il quadro che hai fatto è perfetto. Anche io ho colleghe e conoscenti che sono il ritratto della donna che hai descritto. E' un grosso problema culturale. Le quarantenni di oggi sono state stra-viziate fin da piccole ed è stato loro concesso tutto proprio in virtù di quel femminismo becero di cui si parlava. Queste donne hanno avuto tutto: formazione universitaria a suon di calci nel sedere, vacanze sempre pagate, viaggi, piscina, palestra, vizi e stravizi. La sfiga ha voluto però che queste quarantenni di oggi siano in parte cresciute in un contesto in cui sposarsi e creare una famiglia era (e dico "era" perchè oggi non lo è più!) ancora un valore. Ed eccole quindi tutte alla ricerca del loro Principe Azzurro, perchè non può esistere che le loro amiche siano mogli e madri e loro no! Il risultato? Beh, lo possiamo ben vedere...Le mie colleghe sono quasi tutte sposate con uomini che si fanno prendere a pesci in faccia anche pubblicamente. Hanno tutto : lavoro, casa (pagata da mamma e papà), donna di servizio e baby sitter. Tutti i fine settimana pretendono la gita perchè, guai a stare in casa! Del resto, a casa non hanno nulla da fare dal momento che le faccende domestiche le fanno fare ad altre. I loro figli ? Dunque, le mie colleghe di cui sopra, in buona parte si sono decise a figliare a 40 anni...più che altro per "sopraggiunti limiti di età" e quindi hanno quasi tutte un solo figlio, ovviamente già viziato ed arrogante...chissà da chi avrà preso???

Riccardo, con te è impossibile discutere in modo civile.
Vuoi sapere perché ho lasciato quel lavoro ? Perché ero disgustato da quello che vedevo e in questo caso non faccio distinzioni fra uomini e donne... Mi fermo qui per non annoiare gli altri utenti.
Il modello occidentale fa acqua da tutte le parti, ma quello che proponi mi fa ancora più schifo. Quelli come te sono la nostra rovina, perché col loro estremismo ci fanno passare tutti per una manica di oscurantisti. Ti rendi conto di quello che hai scritto ? Lo capisci che così si passa dalla parte del torto ? Non è questione di politically correct: è solo questione di non vedere il mondo in bianco e nero. Io non vorrei mai una donna-cagnolino: vorrei una donna sensibile e intelligente con cui vivere nella stima e nel rispetto reciproci.
A proposito, visto che ti piace andare sul personale, mi spieghi perché non ti trasferisci in Romania ?
Da questo momento evito di risponderti.

@ sasa:
Certo. Tutto questo non ha niente a che vedere con l'uguaglianza dei diritti. E' un problema culturale: un problema di modelli e di immaginario collettivo. La tua descrizione è molto realistica; aggiungerei soltanto un altro elemento che è la misandria latente di moltisime donne. Ci troviamo in una situazione assurda: siamo bombardati dalla propaganda, ma questa propaganda è molto più subdola che nelle epoche passate. E' camuffata da spot pubblicitari, da trasmissioni televisive, da copertine di giornali e di riviste. Il femminismo odierno è un'ideologia demenziale e non ha niente a che vedere con quello delle origini, che portava avanti anche delle giuste rivendicazioni. E' impregnato di odio verso gli uomini, è vendicativo e rancoroso ... il suo modello ideale è la ginarchia oppure, in alternativa, una società in cui non c'è più posto per nessuna forma di romanticismo e di poesia. Il bello è che ne siamo tutti vittime, comprese le donne che sono sempre più insoddisfatte, nevrotiche e infelici.

Maury la tua descrizione è molto esaustiva e rappresenta bene il tipo di donna con cui ho avuto a che fare in passato. Da giovani però si mandano giù più a cuor leggero le umiliazione, ma soprattutto dopo i 40 anni non è più possibile farlo, a meno che un uomo sia il classico zerbino al 100%.
Purtroppo anche di uomini così ne ho conosciuti un pò e mi hanno sempre fatto pena se posso dire.
Ormai infatti vedo che a casa ci stanno per più tempo gli uomini che le donne.La mia domanda però è: quando i genitori non ci saranno più, e quindi verrà meno anche il loro supporto economico, e quando magari l'uomo si sarà stufato di fare sempre da bancomat come faranno queste donne moderne a tirare avanti???
Una volta si diceva che i figli erano il bastone della vecchiaia dei genitori, sì però quando il numero medio di figli era di 3 per donna.Non vorranno mica queste donne farsi aiutare dall'unico figlio avuto in tarda età e che magari a 30 o 35 anni è costretto ad aiutarla economicamente al 100%???
Adesso capite perchè il numero medio di figli per donna in Italia è fermo a 1,3 dal 1986 in avanti??? E pensare che in società più femministe di quella italiana, come quelle del Nord Europa, il numero medio si aggira attorno a 1,8.E gli stranieri ce l'hanno anche loro come noi!!!
Poi ricordatevi sempre che "i soldi fanno venire la vista ai cecati" ed anche che in Italia vige il detto "Franza o Spagna purchè se magna".Metteteci anche che i genitori italiani inculcano sin da giovane alla figlia l'idea di trovarsi sempre il "buon partito" ed avrete il quadro della situazione attuale.
Per quanto mi riguarda se non riesco a trovare una donna a posto di testa e non troppo viziate non inizierò più una relazione."Meglio soli che mal accompagnati",si dice.
Saluti a tutti!!!

Ciao AlbertoLuca ! Anche io sono arrivato alla stessa tua conclusione. Assolutamente non iniziare relazioni se non con donne che rientrino nei miei canoni di "normalità". Giusto per aggiungere un piccolo spunto di riflessione, racconto un aneddoto che serve a far capire con che tipo di personaggi abbiamo a che fare. Circa un anno e mezzo fa ero a cena con la mia ex a casa di amici (suoi) . Una sua amica, donna over 50 separata ed alla seconda relazione, prese da parte la mia ex per consigliarle di farsi sposare aggiungendo che, in questo modo, qualora ci fossero stati figli e qualora ci fossimo lasciati, lei era a posto ed io fregato. Altro che amore! Qui il presupposto è solo il cercare in ogni modo di fregarci. Penoso! Meglio soli decisamente.

RICCARDO, dimmi: ti sei realizzato, sentimentalmente parlando, con qualche donna romena o moldava, giacché ne esalti le loro nobili ed introvabili qualità, oramai estinte in ogni donna italiana?
Ti sei sposato in chiesa con una di loro? Da quanto tempo? E quanti bambini avete fatto?
Hai 60 anni, quindi, data la tua età e da ciò che continui ripetere all'ossesso, suppongo tu sia marito e anche papà, felicemente maritato con una donna dell'est europeo, dico bene? Oppure...?

Ho trovato quest'analisi sociale del filosofo Massimo Fini, uomo vicino agli ambienti politici conservatori, che illustra bene la situazione attuale europea.A mio parere andrebbe letta ogni volta nei vari dibattiti politici.A voi la lettura:

" Abbiamo centrato tutta la nostra vita sull’economico. E l’economico ci sta rubando la vita. Non c’era bisogno delle statistiche per capire che in Italia non si fanno più figli. Basta andare in giro per le strade, soprattutto di una grande città, per vedere più cani che bambini, basta guardare negli scaffali di un supermarket per accorgersi che quelli dedicati al cibo e agli accessori degli animali hanno più spazio di quelli per le esigenze dei bebè. In ogni caso adesso la recentissima indagine dell’Istat lo certifica: in Italia il tasso di natalità è di 1,34 per donna e scende a 1,26 se si escludono gli stranieri residenti.

Ma non è un problema italiano ma di tutto l’Occidente e dei Paesi che hanno adottato in pieno il nostro modello di sviluppo. Nell’Europa continentale solo la Francia supera di uno striminzito 0,1 quei due figli per donna che è il minimo per rimanere in una situazione demografica almeno di stabilità (dato che la tecnica non ha trovato ancora il modo di far partorire gli uomini). Tutti gli altri Paesi europei sono abbondantemente al di sotto (Germania 1,41, Spagna 1,41, Paesi Bassi 1,72, Svizzera 1,42). Negli Stati Uniti il tasso di natalità è 1,84, in Giappone 1,27. Siamo delle società femminee ma senza madri.

Non c’è bisogno di statistiche nemmeno per capire che nei Paesi, economicamente, socialmente, culturalmente, lontani da noi figliano di più. Basta guardare i barconi che arrivano da noi con numerose donne incinte. Ma lasciamo, anche qui, parlare i dati: in Medio Oriente il tasso medio è 2,5. In Africa Nera è, mediamente, del 5. Più una popolazione è povera più fa figli: in Congo è 6,7, in Nigeria 5,32 e così via.

Le donne che lavorano non hanno tempo per fare figli e accudirli. Ma il discorso vale anche per gli uomini. Si sarebbe pensato che gli uomini avendo perso il loro tradizionale ruolo virile (non fanno più la guerra, non hanno più forti passioni politiche) si sarebbero rifugiati nella famiglia. Invece no. Nessuno, uomo o donna che sia, vuole rinunciare ai confort, al benessere e i figli tolgono spazio a questi agi. Inoltre si rilutta a fare figli se si pensa di non poter dar loro le consuete opportunità: piscina, corsi d’inglese, lezioni di piano, lezioni di danza.

Ma la cosa veramente strabiliante è che la donna abbia rinunciato così facilmente alla sua funzione antropologica. Ci sono poi donne che i figli li avrebbero voluti ma si sono fatte abbagliare dal mito della medicina tecnologica che dice loro che possono fare figli a qualsiasi età o quasi. Ma la Natura è sempre la stessa e non fa sconti. La donna raggiunge il massimo della sua fertilità a 27 anni. Dopo comincia a decrescere sia pur lentamente, ma già a 35 anni ci sono dei problemi, a 40 ancora di più. A quaranta si può fare il terzo o il quarto figlio, ma diventa difficile fare il primo. Oltre bisogna ricorrere a pratiche tecnologiche sofisticate, a disposizione di pochi e con possibilità di riuscita limitate.

Sul ruolo della donna si decide la grande partita fra Occidente e mondo musulmano e non per nulla i politici, gli intellettuali, i giornalisti del nostro mondo suonano continuamente la grancassa perché le donne islamiche si omologhino alle nostre e ne assumano la mentalità e i costumi.

Se l’Occidente, un mondo in piena decadenza anche per molti altri segnali, non capisce in fretta che è tempo di invertire la rotta, sarà sommerso dagli altri mondi, si estinguerà, scomparirà.

Dobbiamo produrre di meno, consumare di meno, lavorare di meno, stressarci di meno, rinunciare a tante cose inutili e idiote. Dobbiamo riappropriarci di quello che è il vero valore della vita: il Tempo. Non il denaro, non quello che chiamiamo ‘benessere’, non la ricchezza. E in questo Tempo ritrovato fare la cosa che fin dall’alba del mondo è stata sempre ritenuta, da uomini e donne, la ricchezza più grande: avere dei figli. "

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