VI OSSERVO

Le vedo costantemente connesse, col dito a scorrere e tastare sullo screen del loro smart phone o i-phone che sia, ma non interagiscono con l'ambiente circostante.

Con chi mai saranno perennemente in contatto, anche quando fanno compere al supermercato, sedute al tavolino di un bar con le amiche, nella sala buia di un cinema, o in luogo di preghiera?

Eppure il mio telefono tace, non emette segni di chiamate, messaggi o contatti whatsapp ricevuti.

Io le guardo attentamente, ne analizzo i loro gesti ripetitivi, le teste sempre chinate su quelle sorgenti luminose e le smorfie che si dipingono sui loro volti che tuttavia rimangono inespressivi.

Ho compreso che man mano che l'essere umano si assuefaceva ad una tecnologia comunicativa superflua, ridondante, quasi vessativa, oltre che deleteria, paradossalmente cresceva la solitudine e il malessere delle anime più semplici e sensibili.

Con chi comunicano ad ogni ora e minuto della giornata?
Con chi, se le recensioni su qualsiasi chat vertono lamentele di centinaia e centinaia di uomini che si sentono soli, infelici, delusi, annichiliti?

Con chi comunicano, se tutte le volte che mi è capitato di lasciare il mio numero di telefono a qualcuna, con il proposito di sentirsi direttamente a voce per avere un confronto più diretto, chiaro e sereno, nessuna mi ha mai contattato?

Con chi comunicano, se tutti gli uomini in questa sede, come in altre, hanno recensito lamentandosi di non ricevere alcuna risposta in chat?

Eppure stanno sempre lì, con quegli apparecchi digitali fra le mani, anche quando guidano l'automobile, mettendo a repentaglio la loro incolumità e quella del prossimo.

Ho visto l'involuzione del dialogo, l'ho sperimentata di prima persona, l'ho sentita testimoniare da una moltitudine di uomini, l'ho ponderata, misurata, razionalizzata quasi con metodo scientifico, fino a trarne delle conclusioni drammatiche.
QUEL DIALOGO INTESO E MIRATO A COSTITUIRE AMICIZIE O SENTIMENTI É SOLTANTO UN RICORDO.

C'è stato un tempo in cui si conosceva una ragazza in chat, ci si scambiava i numeri di telefono, ci si incontrava e non poche volte si iniziava anche una frequentazione, che quasi sempre portava a risvolti sentimentali.

Venne poi un tempo in cui si conosceva una ragazza in chat, si arrivava anche all'incontro, ma non ne seguiva un secondo, questo indipendetemente dal fatto che lei potesse interessarci o meno.

Seguì il tempo della conoscenza, dello scambio dei numeri di telefono e di lunghe attese estenuanti a chiacchierare di tutto, senza mai arrivare a conoscersi viso a viso.

Ora è il tempo che neanche si riesce più a dialogare in chat, il tempo dei silenzi assoluti, dove le sole cose a parlare sono le descrizioni arroganti, orgogliose e prepotenti che le giovani donne single forniscono sulla loro personalità.
L'involuzione del dialogo è compiuta, ma rimane un'inquietante domanda: CON CHI COMUNICANO, ANCHE QUANDO SE NE STANNO PERENNEMENTE ON LINE NELLE CHAT?

Io comunque rimarrò ad osservarle attentamente, anonimo fra anonimi, mentre col dito smanettano sugli screen di quelle sorgenti luminose, col capo chino e gli sguardi inespressivi, felice di sentirmi diverso da loro, di non essermi involuto e di conservare in me ancora poesia.

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36 Risposte

Nel giro di pochi anni si sono verificate due svolte epocali: l'emancipazione femminile e la rivoluzione informatica. Entrambe, prese di per sé, non sono né buone né cattive: potevano sprigionare grandi potenzialità (e in parte lo hanno fatto) solo che, disgraziatamente, uomini e donne non sono stati capaci di gestirle in modo equilibrato.
I siti di dating ci offrono la sintesi di questi due fallimenti. Donne superbe, arroganti, suscettibilissime, incredibilmente aggressive e piene di rancore nei confronti degli uomini, che si servono delle chat per sfogare il loro risentimento e la loro sete di vendetta. Uomini frustrati, imbelli, inermi, sempre pronti a chinare il capo e a umiliarsi, che spediscono migliaia di messaggi a ogni femmina che respiri.

Anche io , da osservatore curioso, continuo a dare un'occhiata ogni tanto al mondo del dating. E' un fenomeno sociale interessante, più che altro per le sue involuzioni ed il degrado cui stiamo arrivando. Non che fuori da Meetic sia meglio... Le donne on line sono un insieme di contraddizioni. Ci sono quelle che stanno li dentro fisse da anni alla ricerca di una relazione. Curioso che non ne trovino nemmeno una e, secondo me, ormai è più il tempo che passano a flirtare on line di quello che dedicano ad incontrare uomini in carne ed ossa. Del resto è palese che con un uomo non sanno più che pesci prendere. Abbiamo poi le donne manager, dirigenti, avvocatesse ecc... dicono di avere poco tempo, però il tempo per Meetic lo trovano sempre! Anche queste donne ormai le vedo perse nel loro cazzeggio virtuale. In realtà non penso che abbiano tempo e voglia di conoscere nessuno, sono troppo prese da loro stesse. Anche queste, una relazione vera non sanno nemmeno cosa sia. Per loro la vita di coppia è fatta solo di zuccherini, viaggi, vacanze, shopping..non a caso sono sole (generalmente anche per loro scelta). Poi c'è la lunghissima lista di separate con o senza figli , e qui siamo davanti a casi pietosi di donne che vogliono solo sistemarsi, insomma cercano un stipendio e un conto corrente in più. Ti sbattono subito in faccia i loro problemi e le loro esigenze...poi si stupiscono che gli uomini scappano. Confermo che in genere l'incomunicabilità è ormai totale. A me non va nemmeno di perderci tempo perchè appena leggo certe cose sulle loro schede già capisco con chi ho a che fare. Non c'è storia.

Non so se mi diano maggiormente fastidio le situazioni che i miei occhi colgono dall'ambiente circostante, oppure dal mondo virtuale.
Credo siano due facce della medesima medaglia.
Da una parte trovi l'incomunicabilità delle donne dedite agli smart o i-phone; dall'altra parte, invece, trovi le assuefatte da uomini soli e depressi, oppure affamati di sesso.
Nella vita reale non ti rivolgono uno sguardo, né un accenno di sorriso, neanche se ti si siedono accanto in un bar, cinema o chiesa che sia; in quella virtuale neanche uno svogliato ciao o un grazie se scrivi loro qualcosa di carino.
Musi duri, sguardi inespressivi e contegni superbi nel mondo reale; silenzi, indifferenza, contraddizioni e stupidità nel virtuale.
Due muri d'incomunicabilità che esasperano chi è costretto a soffocare dentro di se l'innata voglia di amare e di essere amato.
Soli e single per scelta altrui, anzi, per meglio dire, dipendenza mentale femminile da tecnologia.

Esattamente Gabriel, queste donne ormai sono totalmente assuefatte (e quindi ormai indifferenti) al corteggiamento virtuale. Ricevono email e complimenti a pacchi quindi cade completamente il discorso di "stupirle" o attirare la loro attenzione. Mi domando poi anche a cosa serva stupirle, dal momento che non hanno nulla di interessante da dire e ancor meno da dare! Quanto al fatto che molti uomini cerchino ormai solo storie di sesso sul web penso sia anche (ma non solo) una conseguenza del tipo di donne che si trovano in internet. Del resto io, come buona parte dell'utenza maschile, ho capito che stiamo parlando di donne totalmente inaffidabili, instabili o talmente incasinate da non valer la pena di complicarsi/complicarmi la vita per stare cose loro. Detto molto brutalmente, con buona parte di queste tizie non vale la pena impegnarsi per molto di più di qualche "sveltina".Sempre ammesso che si riesca a conoscerle dal vivo, missione quasi impossibile ormai.

Caro Maury, loro hanno già provato, dato e ricevuto ogni cosa dalla vita e dagli uomini, per cui anche l'idea più buona ed originale che potrebbe partorire la nostra mente, apparirebbe come un dejà-vous, una brutta copia di qualcosa che loro hanno già sperimentato in passato.
Il nostro entusiasmo muore immediatamente, non appena s'imbatte nella mancanza di pathos che giunge dall'altra parte.
Sono satolle di tutto, pur senza stringere nulla tra le loro mani.
Io cerco di attingere piccole gratificazioni ed emozioni dalla lettura di un libro, dalla visione di un film impegnato, dall'ascolto delle canzoni o nel praticare qualche hobby, poiché se aspetto di riceverle da una donna, muoio d'inettitudine e nel frattempo rinuncio anche alle mie passioni.

Ragazzi, per sdrammatizzare un po' vi offro il sunto di una conversazione in chat che ho avuto poco prima di cancellarmi da Meetic. Può darsi che non ricordi qualche piccolo dettaglio, ma ho un'ottima memoria e credo che la trascrizione sia fedele:

JB: Sei sempre così spiritosa ?
LEI: Io ? Perché ?
JB: Professione del partner: cameriere ...
LEI: Non capisco ...
JB: C'è scritto nel tuo profilo. Professione del partner: cameriere.
LEI: No, la cameriera sono io
JB: Scusami, non volevo offenderti. Credevo che stessi ironizzando sulle tue colleghe che cercano solo architetti e notai.
LEI: (silenzio di tomba)
JB: Comunque ti faccio i complimenti: gli amici dei gatti sono miei amici :)
LEI: Non capisco. Cosa vuoi dire ? Che sono una gatta ? (sic)
JB: No, no ... nel tuo profilo c'è scritto che hai un gatto.
LEI: Io ? No ...
JB (sempre più imbarazzato e allo stesso tempo seccato): In cosa ti sei laureata ?
IO: No, non sono laureata.
JB: Scusa, ma c'è scritto nel tuo profilo ...
IO: No, no, quello è un errore
(fine della conversazione)

@Gabriel
Bellissimo testo. Verrebbe quasi da postarlo come profilo su Meetic.
Ok, ormai è chiaro che razza di fauna si trova su Meetic. Ma vorrei fare una precisazione: non pensiate che la realtà sia meglio. Io frequento regolarmente una palestra. Qualche donna single c'è. Ora, a parte che comunque son sempre tutte chine su quei telefonini pure mente fanno gli esercizi (che c'avranno da dire....), se provi a fare due chiacchere a renderti simpatico, ad approcciare magari riesci. O cominciano loro. Devo essere sincero. Ma se ti azzardi, perchè una ti interessa, ad andare oltre e a fare un discorso tipo: "senti, vorrei conoscerti meglio, che ne dici di un aperitivo o una pizza fuori dalla palestra? (OFFRO IO). Scappano! Hanno mille cose da fare, sono sempre superimpegnate. Ma dove devi andare? Dove devi correre? Nessuno ti aspetta....
La verità, o almeno credo che sia così, è che dopo i 40 diventano isole. Noi magari vorremmo ancora qualcosa, ma loro hanno fallito il loro progetto di vita. E prega Dio che abbiano dei figli. Perchè se sono pure senza sono ormai "tombe con due gambe". Simpatiche, magari affabili. Ma vuote. Non c'è più nulla lì. Triste dirlo. Ma se questa non è la verità, ci somiglia molto. E noi che dovremmo fare? O le cerchiamo giovani ( ma si sa come va a finire spesso), o ci rassegnamo al "Ciao, come stai?...Ciao, a domani. Ciao, come va?...ciao, a domani. Ciao, tutto ok?...ciao, ci si sente". Va morite! ;-)

@ Matrixxxx:
A sentir loro sono sempre impegnate. Conducono una vita frenetica e non hanno mai un attimo di tempo da dedicare al partner. Sarà che io conduco una vita semplice e tranquilla, ma la cosa mi mette discretamente a disagio, perché mi chiedo che posto occupi l'amore nella loro scala di priorità. Ho avuto una relazione con una donna conosciuta su Meetic e uno dei problemi è stato proprio questo: non aveva terra ferma, per noi restavano solo i ritagli di tempo. Il bello è che poi mi parlava di avere figli e di costruire una famiglia ...
Le tue considerazioni sono tristi ma realistiche. Col passare del tempo, tutti diventiamo più rigidi, più attaccati alle nostre abitudini e meno inclini ai compromessi. E' un processo fisiologico: fa parte dell'invecchiamento. Tuttavia c'è una bella differenza fra chi diventa abitudinario e chi non è più in grado di dare né di ricevere amore. E questo è proprio il caso di molte donne incontrate su Meetic.

@JB
L'immagine che mi viene in mente è quella delle falène. Hai presente quelle farfalline che, d'estate, sono attidare dalla luce delle lampadine? Volano, girano, ci sbattono contro, si fermano ripartono, quanto si affannano? Pare che facciano chissacchè per cosa poi? Le trovi morte sul tavolo il giorno dopo. Falène sono. Nulla più.

@ Matrixxxx:
Credo che sia un modo per fuggire da sé stesse. Peccato che in questo modo facciano fuggire anche il partner e potenziale marito ... Trovo inquietante questa incapacità di stare ferme, di passare un po' di tempo da sole o in compagnia di un uomo. Tra l'altro non mi sembrano molto felici ... Comunque (mi pare che qualcuno l'abbia detto) questa è l'epoca delle relazioni fast food. E Meetic, salvo rare eccezioni, propone soltanto relazioni di questo tipo.
Poi c'è da dire anche un'altra cosa: apparire dinamiche, impegnatissime, sempre in movimento fa parte di un copione imposto da questa società del cazzo ... un po' come apparire "solari" (brrrrrrrrrrrr ...). E' un modello che a me personalmente fa schifo, ma loro sono convinte che le renda più attraenti e interessanti.

Matrix, quello che a me da ai nervi e che appunto ho riportato nella mia recensione è che gli smart phone sono diventati la vera epidermide sul palmo delle mani delle donne.
Vado al cinema, la sala è buia, il film è in programmazione, ma immancabilmente qualche imbecille rischiara la sala con lo screen dello smart phone e va avanti per mezz'ora.
Sono in chiesa, il sacerdote sta facendo l'omelia, quando d'un tratto vedo qualcuna seduta vicino a me, col ditino a smanettare sullo screen dell'apparecchio.
L'altro giorno mi trovavo a far compere in un supermercato e vedevo mamma e figlia che giravano per le corsie, la mamma che spingeva il carrello colmo di roba, mentre la figlia, sui trent'anni d'età, era totalmente presa dal mega i-phone che reggeva tra le mani, incurante di quel che le diceva la madre, a tal punto che per non finir addosso alle persone, usava la sagoma del genitore per orientarsi.
Anche nei bar, capita a volte di vedere quattro ragazze sedute ad un tavolo, dove vi sono più telefoni che tazzine di caffè o bicchieri, ognuna dedita a commentare qualcosa che leggono dai social network, stupidate prive di alcun valore, ma per loro di un'importanza tale ed inderogabile, da non badare che accanto a loro vi sarebbero diversi ragazzi liberi e soli, i quali non aspetterebbero nient'altro che alzassero gli sguardi per poter intentare qualche dialogo disperato.
Perfino in campagna, quando vado a camminare, m'imbatto in qualche tipa solitaria, la quale tra auricolari e smart phone, sembra che viva in un'altra dimensione, la dimensione dell'isolamento tecnologico, dell'incomunicabilità.
Sedute sulle carrozze ferroviarie, o nelle sale d'aspetto di un ambulatorio medico, oppure nella saletta della musica revival di una discoteca, i miei occhi non vedono che giovani donne con gli smart phone tra le mani.
Quante occasioni perdute! Vanificate da quel "noli me tangere!" che sono gli smart phone o gli i-phone, apparecchi che sembrano nati per dissuadere gli uomini da qualsiasi approccio con l'altro sesso.
Tecnologia vessativa che ha annichilito il dialogo vivo e reale.
Involuzione antropologica, epilogo dell'irresoluto desiderio d'amare.

JB, quell'esempio che ci hai riportato è molto inquietante, perché ne è l'emblema che qualcosa di patologico è effettivamente presente nella psiche di tante donne. La loro mancanza totale d'empatia, di pathos, d'ironia, il linguaggio che si fa lapidario, evasivo, algido, non corrisposto è qualcosa che disorienterebbe anche uno psichiatra. Comunque tranquillo, casi analoghi al tuo, a me son capitati a decine e decine.

Comunque, se doveste trovare una descrizione di questo tipo: "Tranquilla pantofolaia di indole romantica, contemplativa, pigra e sottilmente malinconica", fatemi un fischio che mi ri-iscrivo a Meetic.

JB, io di sicuro in lei non mi ci imbatterò, giacché da diversi mesi mi tengo distante da qualsiasi sito d'incontri, fatta eccezione per Nirvam, dove di rado mi connetto soltanto cinque minuti, (dato che ho un abbonamento attivo, ma in scadenza), giusto il tempo per rendermi conto che la solita gramigna è sempre lì onnipresente e che non muore col passare delle stagioni.
L'ultima volta che ho provato Meetic, sfruttando tre giorni di abbonamento gratuito è stata la scorsa estate, ma non sono riuscito a stabilire alcun contatto con nessuna.
Io: "Qui è Houston, potete sentirmi modulo Apollo?"
Loro: "......."
Io: "Mi ricevete Apollo? Passo."
Loro: "....... bzz!"

Tanto per farti capire ironicamente che non c'era nessun dialogo.
Figurati se andrei ad abbonarmi!
E poi di ragazze semplici, sensibili, solari, sincere e socievoli ne trovi tante anche su Nirvam... Tant'è vero che io son perfino indeciso con quale starci assieme.
:-)
Sante, sante subito!

@ JB:
Sì, lo so. Stavo ironizzando sul fatto che la mia donna ideale è la perfetta antitesi del modello-Meetic ("solare", iperattiva, sempre impegnata, sempre in movimento ...). Questo è il modello che ci vogliono imporre e le donne si adeguano perché pensano che in questo modo saranno più attraenti.

@Matrixxx, hai perfettamente ragione a dire che le donne, dopo i 40 anni diventano isole. Credo che tutto il contorno di "impegni" serva loro solo per falsare la realtà dei fatti e cioè il loro fallimento come donne. Ormai sono tutte sommerse di impegni, uno più inutile dell'altro. Infatti, se vai a vedere, le loro vite sono all'insegna del superfluo perché l'essenziale è un treno che hanno perso. Forse la questione di fondo è che erano donne difettose già ab origine.

@Maury
Se noi siamo qui a lamentarci di questi posti vuol dire che pure noi siamo single. E se, come me, avete più di 40 anni (io 46), vuol dire che pure noi non abbiamo avuto un gran successone eh. La differenza sta nell'essere ancora capaci di dare qualcosa. Il problema è che si tratta di una "offerta" che non trova più domanda.

@Matrixxxx , la differenza secondo me sta nel fatto che noi uomini siamo più portati a fare autocritica. Almeno io parlo per me stesso. L'uomo "italico" è molto più abituato ad essere messo in discussione, anche perchè frequentando donne italiane è praticamente inevitabile essere criticati per ogni minchiata. Le donne italiane invece partono dall'assurda pretesa di essere perfette e di avere SEMPRE ragione. Fra l'altro, una donna single, senza figli che ha superato i 40 - 45 anni, è ben consapevole di aver perso la possibilità di diventare madre (o comunque siamo agli sgoccioli). Questo le rende ancora più acide ed arrabbiate. Ti ripeto, ormai le loro vite sono così piene di cazzate inutili, che mai saranno in grado di prendere altri impegni. La loro concezione di "relazione seria" è una roba ridicola. Pensano che un rapporto sia una favoletta fatta di uscite serali, aperitivi, cene, cinema, teatro, shopping, vacanze. Il tutto infarcito da quella romanticheria da telenovela anni '80 . La realtà è un piatto troppo difficile da fargli digerire. Non è che non la capiscano, è che non la vogliono capire.

Ciao ragazzi (in particolare JB e Gabriel) volevo farvi i complimenti per i vostri pensieri e per il modo in cui li avete espressi
il ritratto dell'attuale società è effettivamente deprimente per persone per bene, sensibili e soprattutto sane di mente..
La mia esperienza su meetic qualche anno fu veramente positiva.. sono stata fortunata..
Anche se poi per altri motivi (vedi distanza, scelte di vita differenti) non è proseguita oltre..
Cmq volevo dire di non perdere le speranze perché qualche anima bella c'è ..che sia su un sito o altro spero che possiate incontrarla
Se dovessi tornare su Meetic spero ancora di trovare miei simili.. come Voi
Un abbraccio e Buon Tutto
PerlaRV (questo il mio nome pure su Meetic)

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