Meetic in chiaro-scuro.......

Meetic in chiaro-scuro.......

45 anni, single,no divorziato o separato, no figli. Città di provincia 120.000 abitanti, centro-Italia.------------------------------------------------------------------------------ Il mio giudizio si basa sulla frequentazione durata circa due anni (non continuativi) del sito di incontri in questione. Veniamo ai fatti. Di donne vere ce ne sono sicuramente, ed infatti ho avuto 5-6 incontri e quattro frequentazioni di durata variabile 1-8 mesi. Certo non è stato semplice attirare l'attenzione di qualche iscritta, forse a causa del mio profilo non proprio entusiasmante. Infatti modificando unicamente le foto con quelle di un bel macho....le cose sono migliorate notevolmente: sbandate e messaggi in buon numero, ai quali non ho risposto per correttezza. Del resto la vita di una donna iscritta a Meetic è alquanto "dura". Ho realizzato un profilo di prova di donna trentacinquenne libera e senza figli, con aggiunta di foto di ragazza molto carina dal volto molto delicato e....l'apocalisse. Nel giro di tre ore dall'iscrizione il profilo ha ricevuto oltre cento mail e ducento sbandate! Se fossi stata una vera utente, non avrei saputo come affrontare la situazione. Questi sono i fatti. Ora una mia opinione. Credo che al netto dei profili fake, il sito sia frequentato da donne, per lo più della fascia di età 38-50 anni, il 50% delle quali è separata/divorziata e/o con figli. Mi sono fatto la convinzione che la maggior parte di loro cerchi su Meetic ciò che non trova nel mondo reale, cioè un uomo al di sopra della media, ed anche di molto, che possa migliorare notevolmente il loro stato esistenziale, partendo dall'appagamento ricevuto dall'avvenenza fisica del compagno (possibilmente più giovane) fino ad arrivare alle agevolazioni economiche garantite a loro ed anche (e forse soprattutto) ai loro figli, da un uomo benestante. Niente di male in tutto ciò se non fosse che, molte delle suddette signore, non hanno coscienza dei propri limiti e credono (spesso a torto) di essere dei "bocconcini" irresitibili per una limititata e selezionata platea di "veri uomini". Comunque niente di scandaloso, più o meno quello che accade nella vita di tutti i giorni anche al di fuori del cyberspazio :=) Spero che il mio breve giudizio possa esservi stato utile. Un saluto a tutti, uomini e donne

Pros
Sito frequentato sicuramente da donne reali con una percentuale di profili falsi accettabile.

Cons
Difficoltà nel contattare le utenti a causa della grande mole di messaggi che presumibilmente ricevono dal pubblico maschile e dalla selettività eccessiva (e spesso ingiustificata) imposta da una parte consistente delle iscritte.

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44 Risposte

La recensione non fa che ribadire un concetto espresso migliaia di volte: la sproporzione fra domanda e offerta rende la situazione pressoché ingestibile. Ingestibile per le donne, che sono sommerse dai messaggi e non riescono materialmente a leggerli né tanto meno a riponderr a atutti. Ancora più ingestibile per gli uomini, che ricevono una rispsota a ogni morte di papa.
Mi stupisce che Franco, partendo da questi presupposti e utilizzando un profilo "non entusiasmante" sia riuscito a frequentare quattro donne per un periodo di 1-8 mesi. A parte questo, vorrei proporre a tutti una piccola osservazione:
Se entri in un locale e incontri una donna che è di tuo gradimento, devi fare i conti con la concorrenza di tre o quattro uomini. Se entri su Meetic e scovi un profilo che ti piace, devi fronteggiare non quattro ma quattrocento o quattromila uomini. Dove sta la convenienza ? Ci rendiamo conto che si tratta di un formidabile acchiappacitrulli ? Mi spiace dirlo perché ci sono cascato anch'io, ma non immaginavao che la sproporzione arrivasse ai livelli di cui parlava Franco nella sua recensione. Adesso l'ho capito, ma quando mi sono iscritto non lo immaginavo proprio ... E qui torniamo alla vecchia questione. Tutto questo è inevitabile ? Le cause dello squilibrio sono naturali o culturali ? Detto in altre parole: gli uomini hanno più bisogno di affetto delle donne o seguono semplicemente una consuetudine che impone loro di fare il primo passo ?

Caro JB, nel caso di un ipotetico ingresso in un locale dove vi fosse una ragazza di nostro gradimento estetico, io non mi soffermerei più di tanto sulla potenziale concorrenza maschile, che sì, indubbiamente ci comporterebbe dei svantaggi, bensì su come fare per avvicinare quella ragazza e cercare di conoscerla, ammesso e non concesso che ella abbia voglia di socializzare e, ipotesi ancor più remota, che cerchi l'amore della sua vita!
Poiché da come la vedo io, non mi sembra che in questo contesto storico vi sia tanta propensione al dialogo e a voler costruire sentimenti stabili e responsabili da parte di quel che un tempo veniva definito gentil sesso.
Le poche tipe davvero attraenti, sono solitamente già impegnate con qualcuno, (spesso non sullo stesso piano estetico), mentre le restanti mediocri e single, sono più esibizioniste e vanagloriose delle prime, con atteggiamenti del "noli me tangere", guardare poco e non rompere.

La donna sa, che in questo contesto storico infelice e decadente per tutta la civiltà occidentale, lei si trova in una condizione di vantaggio rispetto all'uomo, (compreso anche quello in carriera), giacché il suo punto di forza è dato dal deprezzamento del ruolo maschile in ogni ambito della società, specie in quello matrimoniale, famigliare e lavorativo, sintomo, appunto, di una civiltà europea in decadenza.
Pure gli islamici hanno compreso che siamo oramai una cultura rammollita, apostata, snaturata, disorientata, per cui facilmente soggiogabile e predabile.

Ti invito a leggere l'articolo di Marco Dotti in merito a ciò che sta avvenendo in Svezia, dove il 50 % della popolazione vive da sola e dove le ideologie di una sinistra atea e misantropa, già nel lontano 1972, diedero il via allo scardinamento sistematico del ruolo della famiglia, del matrimonio e più in generale del maschio, considerato un essere inutile, se non a fornire sperma per inseminazioni artificiali, tant'è vero che una buona metà delle donne svedesi concepisce figli senza aver un partner accanto.
Puoi trovare queste informazioni nel sito www. vita. it

Su alcune cose come il corteggiamento è necessario agire per istinto senza lasciarsi guidare troppo dalla ragione perché se uno si fa dei problemi a monte sulla possibile concorrenza ecc, si trova con le mani legate fin dal principio. Dovremmo essere come gli uomini coraggiosi di un tempo disposti anche a fare a cazzotti pur di ottenere la donna che vogliamo. E' chiaro io questo lo faccio verso le donne libere e non quelle già impegnate. Poi i discorsi che fate ragazzi sono validi sempre a metà, l'importante è non farsi delle prigioni mentali.

Tante belle donne purtroppo finiscono in mano a ragazzi stupidi perché sono bravi a corteggiare, questo perché non sono mai le donne a scegliersi l'uomo con cui stare, ma è sempre viceversa.

Mi criticherete per quello che dico, ma la donna non ha alcun potere di scegliersi il maschio. La donna comune è quella che vuole avere un maschio stronzo di fianco a sé perché così pensa sentirsi protetta.

Gli uomini di senno di solito, vengono filtrati dalla loro stessa intelligenza che li vincola ad una specie di codice civile interiore, credendo che non abbiano la possibilità di scegliersi la donna desiderata perché si fanno troppe paure su di lei a partire da quella di rubarla a qualcun altro.

Queste sono tutte paure che non li spingono a scegliersi il partner più adeguato con cui poter convivere.

Ecco perché ad un certo punto bisogna mettersi l'intelligenza sotto ai piedi ed agire per istinto. Perché in ambito di corteggiamento l'intelligenza fa sbagliare.

@ Gabriel: E' evidente che le donne di oggi dimostrano una scarsissima propensione a impegnarsi in una relazione stabile. Forse è più corretto dire che sono diventate spaventosamente esigenti e quindi concedono una chance soltanto a chi soddisfa pienamente i loro elevatissimi standard (generalmente nessuno). Resta da capire - e ne abbiamo discusso tante volte - cosa le abbia rese così pretenziose e così incapaci di fare autocritica, di valutare in modo realistico il proprio aspetto fisico e la loro intelligenza. Che poi, se ci pensi bene, si tratta di una situazione grottesca... Vedere queste nanerottole, bruttine e stagionate, prive di grazia e di senso dell'umorismo, intellettualmente insignificanti per non dire di peggio, che accampano delle pretese incredibili e sognano uomini totalmente al di fuori della loro portata, è un'esperienza a dir poco esilarante. Se uno la prende con un po' di spirito, trova anche il modo di farsi quattro risate. La solitudine però non fa ridere.

@ Roy: Mi fai venire in mente un mio vecchio professore di liceo, il quale sosteneva che "non conta la bellezza, non conta l'intelligenza; conta saperci fare".
Non credere che non ci abbia pensato. Tante volte mi sono chiesto se a penalizzarmi non fosse un approccio sbagliato, o per meglio dire una certa goffaggine legata alla mia timidezza. Però, vedi, anche qui bisogna storicizzare. Le donne di oggi sembrano avere esigenze diverse da quelle di venti anni fa. Come si spiega che in passato riscuotessi tanti apprezzamenti positivi ? Anche altri utenti si sono lamentati per lo stesso motivo: vengono scartati da donne che in un passato relativamente recente avrebbero baciato la terra su cui camminano. E ti assicuro che l'invecchiamento non c'entra, perché ho la fortuna di dimostrare sempre trent'anni. Insomma, qualcosa è cambiato. Più passa il tempo e più mi convinco che Internet sia una delle cause di questo mutamento.

@Franco .... citazione ...."Niente di male in tutto ciò se non fosse che, molte delle suddette signore, non hanno coscienza dei propri limiti e credono (spesso a torto) di essere dei "bocconcini" irresistibili per una limitata e selezionata platea di veri uomini".

Santissima verità ma il fatto è dovuto all'esercito di sfigati che le cerca. Io quando ero iscritto in badoo leggevo i commenti lusinghieri alle foto di autentiche sbudreghe. E più i commenti aumentavano più tali "mucchi di vomito" aggiungevano foto: una cosa tanto spassosa (per le foto) quanto triste per vedere uomini veramente patetici che pur di raccattare qualcosa si mettevano la dignità sotto le scarpe.

Roy, devi amare particolarmente il genere cinematografico western anni 50, per arrivare al punto di scrivere che dovremmo ritornare a fare cazzotti come gli uomini di una volta, pur di ottenere una donna.
Chi può dire come fossero gli uomini di una volta, giacché allora noi non esistevamo?
Sai, c'è già una moltitudine di donne traviate da questa patetica retorica, la quale all'unanimità afferma di ricercare l'uomo di una volta, il vero uomo, l'uomo che sappia corteggiare, l'uomo galante e via di menate discorrendo. Peccato che poi siano proprio queste deficienti a sdegnare l'uomo con le caratteristiche a cui loro aspirano!
Ognuno può farsi qualsiasi idea su come fossero gli uomini o le donne di una volta, ma spesso sono idee generate soltanto dall'immaginazione.
Io potrei dirti che l'uomo di una volta era più nobile e saggio nei modi di porsi agli altri, rispetto a quello odierno, idem per la donna, forse perché la mia indole è meno propensa a far inutili cazzotti con ipotetici rivali, considerando anche la pericolosità del gesto e le conseguenze giuridiche, ma anche e soprattutto perché non avrebbe alcun senso rischiare di farsi del male o finir accoppati per qualcuna che l'indomani potrebbe già aver un altro uomo da preferire a noi.
Di sicuro però una cosa è incontrovertibilmente vera, ossia come ha ribadito più volte JB e pure io, fino a qualche decennio fa, l'uomo d'intelletto e di eleganza sia nei modi di fare, sia nel vestire, non passava inosservato dalle donne, tant'è vero che non necessitava di iscriversi ad una chat per trovarsi una partner, tanto meno gli occorreva far cazzotti, poiché non aveva rivali in amore.
Se poi le più attraenti donne di oggi, ci stanno con gli stronzi e con gli ebeti, vuol dire che tanta loro bellezza esteriore è sprecata a discapito della loro intelligenza.

Parole sacrosante e ribadite più volte da tutti noi che siamo già passati attraverso quel "pianto" di sito che si chiama Meetic.
L'età anagrafica delle utenti medie è sicuramente sopra i 40 anni nella stragrande maggioranza dei casi. Già questo dato basterebbe per far capire a molti uomini sui 30 anni che il sito non fa per loro. Al dato anagrafico, che da solo non sarebbe un problema, si aggiunge la giusta constatazione che il 50% (secondo me anche di più) delle utenti esce da relazioni disastrose con tutto il seguito di odio, rancori e desiderio di vendetta/rivalsa a carico, ovviamente, del primo fesso che ci casca..scusate la schiettezza. Questo senza parlare di chi ha figli da altre relazioni con tutte le problematiche annesse e connesse. Stendiamo un velo pietoso sulle tizie "problematiche" che più che trovare un compagno sarebbe meglio che cercassero uno psicologo...ah già, quello però si paga...!
Come giustamente dice Franco e anche gli altri commentatori, il paradosso è che dobbiamo quasi fare a pugni per contenderci le attenzioni di donne ormai in decadenza (da tutti i punti di vista) che però si sono convinte di essere desiderate e desiderabili. Questo meccanismo perverso è, ahinoi, alimentato dai meccanismi del sito stesso e dei tanti messaggi che ognuna di queste donne riceve quotidianamente . Ah, e non dimentichiamoci che buona parte dell'utenza NON farlocca del sito staziona li dentro da mesi e spesso anche da anni. La loro permanenza on-line ha fatto solo lievitare il livello già fantascientifico delle loro pretese. C'è veramente da ridere...

È interessante leggervi. Leggo da donna curiosa e estranea a siti come meetic e affini. Non ho neanche Facebook...Io rientro nel target: quantenne, separata, con figli,bella presenza e non sarò Marie Curie ma credo di non essere una sciocca. Credo ma accetto di sentirmi dire il contrario che la chat sia solo il surrogato di una vita che non siamo capaci di affrontare. Lusinghe a iosa che accrescono l autostima. Personalmente preferirei ricevere un complimento potendo guardare gli occhi di chi me lo fa. Preferirei fare 1500 km per incontrare un uomo interessante piuttosto che mandare una mia foto. Sarò anacronistica ma io all amore ci credo ancora..non sono inacidita o bellicosa nei confronti degli uomini. Viviamo tutti una tremenda solitudine e speriamo sempre che ci sia qualcuno a colmare certi vuoti.

Maury, c'è un veleno quasi onnipresente nell'animo di qualsiasi donna over 30 di età, ed è quello che tu hai descritto come rancore, risentimento, odio, desiderio di vendetta, revanscismo femminista, frutto delle loro più che disastrose esperienze sessual/sentimentali trascorse.
Questo veleno è la causa principale dei loro malesseri e malumori quotidiani, che poi finisce anche con l'inibire sul nascere qualsiasi legame emotivo.
Quante ne ho conosciute in chat e di persona, di codeste avvelenate!
Non esagero se ti dico centinaia.
L'ultima un mese fa.
Ogni volta che ci sentivamo al telefono, lei doveva sempre riesumare i cadaveri dalla fossa, tirando in ballo il suo ex, quanto le sue ex amiche, colpevoli, a detta sua, di averla ingannata, umiliata e poi abbandonata.
Ogni volta dovevo subirmi i suoi denti ringhiosi, manco fossi stato io la causa dei suoi dispiaceri ed arrabbiature passate!
Quand'è stata la fine, sul più bello, (forse bello), che dovevamo incontrarci di persona, dopo aver tanto atteso, lei è svanita nel silenzio assoluto, non rispondendo più ai messaggi e alle telefonate.
Lei che parlava tanto male del suo ex e delle sue amiche, giudicando il primo un coglione e le seconde delle false, quand'è stata la fine, nel comportamento che ha avuto con me, ha riassunto in se entrambi i difetti che vedeva negli altri.

Mi dispiace Gabriel per la tua ultima esperienza. Troppo odio nei confronti dell universo maschile per me è ingiustificato: ognuno di noi ha il proprio passato che non deve inficiare il nostro futuro. L intelligenza sta nel farci condizionare dalle esperienze negative vissute ricordandoci sempre che chi abbiamo davanti non ha colpe e non deve pagare per gli errori di un altro.
Piacevolissimo e interessante leggervi..

Ehhh caro Gabriel, sapessi quante ne sono capitate a me! Il dilemma è che noi maschietti on line siamo condannati a fare la croce rossa e a rimediare solo i casi umani. Come hanno ben scritto altri, e forse anche tu, buona parte delle donne piacevoli (non parlo solo di estetica) , stabili e senza inutili preconcetti, hanno trovato un compagno ben prima di approdare su un sito per single. Quelle poche decenti che ci capitano, in breve tempo spariscono, vuoi perchè trovano compagnia on-line, vuoi perchè non hanno questo gran bisogno di Meetic. Quelle che restano su Meetic ad oltranza sono le solite "sgradevoli" e avvelenate di cui sopra. La cosa che mi stupisce (ormai non più di tanto) è che le senti sempre blaterare sull'onestà e sulla ricerca di una relazione stabile. Appena incontrano qualcuno di serio lo scaricano al volo con la prima scusa possibile. In fondo a loro piace solo star li on-line a farsi compiacere. Sono delle poverette...

Maury e Gabriel:
Il problema della misandria è un problema reale, concreto, con cui tutti abbiamo dovuto fare i conti. Qui non si tratta di generalizzare: si tratta di esperienze che si ripetono in modo ciclico e costante e che ci accomunano tutti nella nostra solitudine. Già in passato ho sottolineato questo fatto singolare: le donne, rispetto agli uomini, sembrano avere una spiccata propensione a tirare in ballo le loro esperienze pregresse. A rivangare il passsato per farlo scontare al malcapitato di turno ... Io non so da cosa dipenda, ma è un fenomeno inquietante, sia per la sua cieca irrazionalità sia per la frequenza con cui si verifica. Non è ammissibile che noi uomini dobbiamo sempre pagare per gli errori commessi da altri. Non so voi, ma io, quando una relazione entra in crisi, non mi metto a fare confronti, a citare le mie ex, a riesumare le precedenti esperienze negative. Da dove proviene questa tendenza a proiettare, a covare rancore e a vendicarsi su un disgraziato che avrà anche i suoi difetti ma non ha nulla a che vedere con il passato della sua compagna ? Ammetto di non saper rispondere.

Kate, son come te, ovvero non ho alcun profilo su Facebook.
Se una persona digitasse su Google o su Facebook il mio nome e cognome di battesimo, comparirebbero diversi miei omonimi, ma non sarei io.
Io, per il mio virtuale, risulto inesistente, pur provando anche ad aggiungere il luogo dove risiedo.
:-)
Sono entità invisibile e a me piace così.
Quando qualcuna mi chiede il mio profilo su Facebook, ed io rispondo che non ce l'ho, mi diverte leggere le loro risposte, un misto tra incredulità e critica, come se fossi tenuto per forza di cose ad averne uno, pena sentirmi considerato anormale, retrograda o pericoloso sociale.
Vedi a che punto siamo giunti?
O sei stereotipato-omologato al pensiero della massa, anzi, dell'ammasso sociale, oppure divieni vittima di pregiudizi d'ogni sorte, oltre che emarginato.
Ma come lo è per Facebook, lo è per qualsiasi altra cosa: mondanità del fine settimana, tra apericene, discoteche e shopping, oppure stili alimentari particolari, balli particolari, evasioni e sballi particolari, pratiche sportive di tendenza, ed altre inutilità, compreso il politicamente corretto e la tolleranza oltre l'intollerabile in ambito sessuale, immigratorio ed islamico, compresa una certa idolatria verso il "gurù vaticano."

Ma perché attendiamo tanto di arrivare alla maggiore età, per usufruire di un pò di libertà di pensiero, parola ed azione, se poi a 30, 40, 50 anni di età o più, dobbiamo svenderla in cambio di farci fagocitare il libero arbitrio e giudizio da mode, tendenze, follie di massa, parametri, manie e predicatori o intellettualoidi in ogni ambito del vivere quotidiano?
Perché devo adeguarmi, adattarmi, aggiornarmi al pensiero unico di tanti rimbambiti e rimbambite di oggi?
Per non rimanermene da solo?
Ma quanto mi costa, però, snaturare la mia identità umana, culturale, spirituale e psicologica, per venir accettato da una moltitudine di zombie?
No, grazie, preferisco rimanere anormale e da solo.

Per quanto concerne la signorina che mi ha tirato forfait ad un passo dall'incontro, dopo avermi fatto investire inutilmente tempo, cuore e fiducia su di lei, posso soltanto nutrire compassione nei suoi riguardi. Chissà che inferno caotico di rancore, rabbia, dispiaceri e paranoie dimora nel suo animo.
In ogni caso, come hai scritto tu, quanto JB e Maury, nessuno di noi dovrebbe fungere da capro espiatorio per i veleni altrui subiti da altra gente.
Io posso anche chiudere un occhio, se qualcuna è inacidita per qualche sua ragione legata al passato, la lascio anche sfogare, urlare, purché poi le passi una volta per tutte, ma non posso chiudere anche il secondo occhio se usa me come qualcuno a cui fargliela pagare.
No. Non mi sta bene.

Concordo con quanto hai scritto: non devo e non voglio seguire la massa. Guardano male anche me quando dico di non avere un profilo Facebook. A me non piacciono le vetrine,le foto ammiccanti. Non mi sento sminuita dal non avere un profilo mi fa tristezza vedere quelle "svendite" perché è come non avere niente da dire. Un uomo(discorso che vale anche per una donna) deve essere interessante e per esserlo non deve uniformarsi alla massa. Può essere che io abbia l aggravante di vivere al sud (piccola città e piccola mentalità) ma quello che vedo non mi piace per niente. Non sono acida e nemmeno pretendo il miliardario palestrato. Preferisco che sia più bello il contenuto del contenitore

Gabriel e Kate: Voi non avete idea di cosa sia diventato Facebook. Io lo uso pochissimo: mi ha permesso di rintracciare mia cugina (che non vedevo da 20 anni) e di mantenere i contatti con i pochi amici che vivono all'estero. Un tempo lo usavo anche per conoscere persone, ma dopo i traumi che ho subito mi sono tirato fuori da questa macchina infernale.
Facebook non ha più nulla a che vedere con la sua funzione originaria, che era quella di rintracciare gli amici perduti. E' divenatata una vetrina, una gigantesca vetrina, di cui le donne (e a volte anche gli uomini) si servono per dar sfogo al loro narcisismo. La mia ex - quella che conobbi su Facebook - è un caso emblematico che fa rabbrividire. Questa folle avrà pubblicato circa trecento foto ... le pubblica continuamente, quasi ogni giorno, ritoccandole pesantemente col suo programma di Photoshop. E insieme alle foto pubblica messaggi aggressivi, polemici, in cui dà sfogo alla sua frustrazione insultando gli uomini e in particolare i suoi ex (non vi dico quello che ha scritto su di me). Ovviamente - non ve lo dovrei neanche dire - ha uno stuolo di adoratori e corteggiatori virtuali, che si spellano le mani per tutte le cazzate di questa sciagurata. A ogni post, anche il più cretino, applausi scoscianti e manifestazioni di servilismo ... come tanti cagnolini, come lombrichi pronti a strisciare nella speranza di ricevere un cenno e di potere conoscere questa pazza scatenata.
Poveri uomini, come vi siete ridotti ...

Caro JB, mi capita talvolta di entrare in qualche sito alla ricerca di qualche informazione, o per semplice curiosità e, immancabilmente, trovi il "cordone ombelicale" che lo collega a Facebook.
Talvolta non è neanche possibile rilasciare un commento o partecipare alla discussione con gli internauti, se non si dispone di un profilo Facebook. Che schifo!
Sembra una specie di monopolio.
Ci sono blog sprovvisti di modalità di contatto, se non attraverso Facebook o altri social network.
Non parliamo poi degli innumerevoli personaggi noti, vip o presunti tali, tra i quali annoverano anche entità politiche varie, tutti con le loro belle vetrinette espositive su Facebook, traboccanti di foto, aforismi, proverbi, proclami da grandi oratori ed esaltazioni personali, con gli immancabili amici virtuali e seguaci vari, pronti a riempirli d'oro, incenso e mirra, ogni cazzata che pubblicano.
A volte mi sono perfino chiesto, come taluni personaggi pubblici non siano ancora riusciti a scatenare una rivolta armata, od una semplice rivoluzione pacifica, dato il considerevole numero di proseliti e sostenitori!
Mah...
Non molto tempo fa, (sempre rimanendo in tema di personaggi pubblici), mi era capitato di contattare un noto giornalista-scrittore, (tramite il suo blog, non su Facebook), portandogli all'attenzione una specifica tematica a lui molto cara, evidenziandogli, in maniera civile, dei paradossi ed incongruenze sulle argomentazioni da lui sostenute sulla sua pagina Facebook.
Ebbene, la risposta di codesto "intellettuale" è stata a dir poco brutale e lapidaria, nè più, nè meno di quella che potresti ricevere da qualsiasi squilibrata in una qualsiasi chat.
Come se non fosse bastato, mi bloccò pure l'indirizzo e-mail, cosicché non potessi replicare all'offesa gratuita ricevuta. Che bel gesto! Che propensione a mettersi in discussione con un comune mortale come me!
Non mi sono dato per vinto, così ho ricorso ad un mio indirizzo e-mail di scorta, rifilandogli poche paroline, ma sapientemente incontrovertibili e taglienti come rasoi, alle quali egli non ha voluto o saputo replicare.
Le persone comuni come noi, non possono neanche immaginare quanta spocchia, arroganza e superbia, si possano talvolta celare negli animi di alcuni personaggi pubblici. No. La gente si limita ad idolatrarli su Facebook, fomentando ulteriormente la loro albagia e presunzione.
Provate a scrivere loro in privato, esponendo le vostre perplessità, contrarietà o critiche, anche in modo analitico e civile e, vedrete le loro reazioni!
O neanche vi considereranno, oppure vi risponderanno in maniera violenta ed ingiuriosa, come è accaduto a me.
Molti non rispondono neanche se esterni loro un apprezzamento o se invii loro del materiale.
Loro sono dio in terra!
Agli estimatori non rispondono, poiché a dio tutto è dovuto, mentre ai detrattori e ai critici rispondono, perché dio è intoccabile.
Notate che ho scritto dio in minuscolo, giacché mi riferisco a loro.
Magari qua e là ci sarà anche qualcuno di loro che non ha la merda sotto il naso, ma io debbo ancora conoscerlo.
Tornando a te, caro JB, se ti può essere consolatorio, sappi che io, al posto tuo, preferirei vedermi offeso dalla mia ex su quell'inutile mondo di fuffa dei social network, che venire a sapere che lei parlasse male di me, alle persone del vivere reale e quotidiano.
Ad ogni modo auspico che tanta gente torni a ricordare che non siamo nient'altro che polvere tenuta in piedi da uno sputo, questo vale per chiunque, maschi e femmine, vip e misereri, governanti e plebei.

JB verissimo quanto racconti: Facebook è una grande vetrina che usano in modo indiscriminato sia uomini che donne. Tu concludi scrivendo poveri uomini come vi siete ridotti ed io aggiungo anche povere donne...

Avete decisamente una vita in rete più movimentata della mia. Solo una volta ho contattato il buon Nico Orengo persona squisita. Per ritrovare una mia vecchia amica ho chiesto a mia sorella che ha Facebook. Grazie a voi non ho più dubbi:decisamente contenta di essere FUORI dal mondo virtuale.

Troppe prigioni mentali da parte di tutti: le persone vanno sfidate

@ Roy: Più che sfidate certe persone andrebbero internate. E poi a che scopo sfidarle ? Per rovinarsi la vita con una pazza scatenata ? Mah ...

Roy, se siamo qui a parlarne, vuol dire che le persone le abbiamo anche messe alla prova, saggiate, analizzate, o se preferisci dire sfidate, come hai scritto tu, ma uscendone fuori nè vinti, nè vincitori, giacché con le squilibrate non vi può essere competizione.

SfidAre é uguale ad affrontare. Affrontare una relazione nelle sue salite e nelle sue cadute. Oggi esiste la paura di amare che equivale alla paura di vivere

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