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Recensione: Plauso a LOVEPEDIA

Anche al cimitero posso entrare gratis.

Recensione: Truffe reali e truffe immaginarie

Comunque, a parziale scusante di Meetic, almeno una cosa bisogna dirla. Tantissime utenti ne fanno un uso improprio. A suo tempo feci una ricerca da cui risultò che il 40% delle donne non si degnavano nemmeno di leggere i messaggi. In parte è gente che sta lì soltanto per ammazzare il tempo, in parte (se ho ben capito) si tratta di donne il cui abbonamento è scaduto, oppure che non sono nemmeno abbonate e che lasciano lì il loro profilo generando incazzature e ulteriore confusione... Poi, come si è detto, è probabile che esistano dei profili-fantasma, abbandonati da tempo e illuminati artificialmente dai gestori di Meetic.
Non merita commenti l'enorme porcata delle finte preferenze/visite/sbandate. Mi stupisco solo che siano così sfacciati da commettere una frode alla luce del sole.
Comunque la si guardi, un sistema che fa acqua da tutte le parti.

Recensione: REPETITA IUVANT

Lo scemo del villaggio colpisce ancora.

Recensione: REPETITA IUVANT

Riccardo, il migliore alleato di Meetic sei tu. Gli altri formulano accuse precise e circostanziate, tu deliri e parli di impiegate pagate dall'azienda. Ti rendi conto di quanto spenderebbero ?
E poi la vuoi smettere di urlare ? Perché se non lo sapessi scrivere in maiuscolo equivale a gridare.

Recensione: vergognatevi tutti voi di meetic

@ Elle: Cara Elle; gli aforismi sono un concentrato di saggezza, richiedono concisione e capacità di sintesi, spesso sono il frutto di una lunga elaborazione da parte dell'autore ... ma proprio per questo sono stati scritti a freddo e non sull'onda di cocenti delusioni che in certi casi ti hanno spezzato il cuore... credo che tu comprenda cosa voglio dire. Io capisco il tuo senso di nausea (o forse dovrei dire di saturazione) ma forse potresti superarlo se tu compiessi uno sforzo di empatia. Quelli che stai leggendo sono i commenti di gente stremata. La rassegnazione e la disperazione che traspaiono dalle parole di Gabriel possono apparire eccessive soltanto a chi non si trova in una situazione analoga. In linea di principio sono d'accordo con te, anzi mi spingo ancora oltre: se fossimo davvero saggi (ma anche totalmente imperturbabili ) dovremmo astenerci dal qualsiasi giudizio, perché tutto comprendere è tutto perdonare ... Le persone che ci hanno fatto soffrire, molto spesso, sono persone instabili e malate, cosa che ho avuto modo di sottolineare più volte. C'è però questo piccolo problema: raramente la vittima riesce a astenersi dal giudicare il suo carnefice. Il diretto interessato non sarà mai un buon giudice ed è per questo che si ricorre a un terzo (il tribunale) per dirimere le nostre liti e le nostre controversie.
Io credo che chi giudica perché è stato ferito, umiliato, ingannato, trattato come un oggetto, non possa essere a sua volta oggetto di giudizio. Il perdono richiede un lungo tempo di incubazione; lo sconforto e la rassegnazione possono essere irreversibili.

Recensione: vergognatevi tutti voi di meetic

@ Elle: Non ho mai messo in dubbio la tua capacità di distinguere il grano dal loglio. E come ho scritto nel post precedente, in linea teorica la penso come te. Qui, purtroppo, siamo tutti esasperati e ciascuno reagisce a modo suo: chi impreca, chi si rassegna, chi ha deciso di continuare a lottare ma sente che le forze gli cominciano a mancare ... Non mancano, ovviamente, reazioni impulsive e giudizi tranchant (a volte ci casco pure io). D'altronde, quando i giudizi sono così uniformi e provengono da persone diverse per storia, carattere e temperamento, è molto probabile che sia qualcosa di vero. Il materiale umano che si incontra su Meetic è di livello veramente infimo; non dubito che ci siano eccezioni ma cercarle, scovarle, distinguerle in mezzo al letame, equivale a cercare un ago in un pagliaio.
Internet ha modificato il nostro modo di interagire con le persone e non lo ha fatto soltanto nell'ambito del mondo virtuale; lo ha fatto anche nella vita di ogni giorno. Ha contribuito a svuotare i rapporti di qualsivoglia profondità e spessore emotivo. Noi siamo i primi a subirne gli effetti e siamo ancora in grado di notare le differenze. Per le future generazioni tutto questo sarà perfettamente normale. E la cosa mi fa rabbrividire.
@ Gabriel: Sei molto gentile; non merito tanti complimenti. Temo che la nostra battaglia sia una battaglia di retroguardia, ma noi lotteremo finché avremo una stilla di energia ... La nostra è la ricerca del Sacro Graal o se preferisci della pietra filosofale :)

Recensione: vergognatevi tutti voi di meetic

Ho notato solo adesso il post di Maury; quindi gli rispondo a parte.
"Il problema, a quel punto, non sono tanto le pretese assurde quanto l'essere all'altezza di ciò che si chiede o pretende"... Bravissimo. E' proprio questo che ci manda in confusione. Quando vieni respinto, rifiutato, nemmeno considerato da certe donne ti poni inevitabilmente una serie di domande. In primis: "Ma questa si è mai vista allo specchio ? Si è mai sentita parlare ? Ha una percezione, seppur vaga e confusa, di quello che è il suo attuale valore sul mercato ?" (il mio cinismo è voluto: sto assumendo, per un momento, il punto di vista di queste signore). E poi: "Ma questa crede di potersi permettere questo atteggiamento ? Ritiene davvero di potere aspirare a qualcosa di meglio ?"
Ovviamente la cosa è esasperante, soprattutto quando si ripete in modo sistematico ... Siccome sono capace di fare autocritica, anticipo la possibile obiezione: "E voi perché le andate dietro se non valgono granché ?" Giusta osservazione. A volte la solitudine fa compiere gesti sconsiderati. Ci sono passato anch'io, ma si è trattato di una fase transitoria.
Il problema è sempre quello: è inutile che ci giriamo intorno. Le donne, mediamente, sono molto più esigenti e selettive degli uomini, per il semplice motivo che ricevono più richieste di loro. Dipende dalla natura ? E' un fatto culturale ? Il dibattito è aperto per chi ha voglia di cimentarsi con questo problema.

Recensione: vergognatevi tutti voi di meetic

@ Elle: non vorrei apparire stucchevole tornando ancora sulla mia disavventura. Ma visto che l'hai citata ne traggo spunto per un piccolo excursus. In 43 anni qualche donna l'ho avuta e il dato che mi ha compito maggiormente è stato l'alto tasso di autolesionismo. Da qui ho tratto il mio famoso paradosso, che recita più o meno così: "Tutti cercano l'infelicità ma non tutti la trovano". E' incredibile quante persone siano spaventate da una possibile felicità. Io parlo delle donne perché è con loro che ho avuto a che fare, ma suppongo che la stessa cosa accada anche a moltissimi uomini. Non fraintendermi: non ho la presunzione di pensare che qualsiasi donna sarebbe felice di avermi al suo fianco. Oltre tutto ho un carattere introverso e uno stile di vita molto particolare ... Ma quando mi guardo in giro e vedo quello che tante donne subiscono (tradimenti, maltrattamenti, deprivazione affettiva) mi sento disorientato e non riesco a capire ... Sono monogamo per natura e quindi estremamente fedele. Affettuoso, dolce, romantico ... ho tanta voglia di costruire e non scappo di fronte ai problemi. Possibile che un qualunque mascalzone ottenga risultati maggiori di quelli che ho conseguito in 43 anni ?
@ Black: Sì; come ho scritto nel mio post siamo una generazione di passaggio. La rivoluzione informatica ha cambiato le nostre vite. I vantaggi pratici sono stati enormi, ma le conseguenze a livello sociale sono state nefaste. Attraverso Internet abbiamo acquisito un nuovo modo di relazionarci con gli altri e lo abbiamo esportato nel mondo reale. Queste modalità sarebbero accettabili se restassero confinate nell'ambito del mondo virtuale... trasferite nella vita di ogni giorno causano incomunicabilità, solitudine, appiattimento emotivo e effettivo.