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Un treno di lusso con poche anime

Recensione sulla Lovepedia

Da circa un anno sono iscritto a questo sito il quale sulla carta avrebbe le carte in regola per godere di un largo successo dal momento che offre gratuitamente tutti i servizi che altri siti di incontri offrono a pagamento.

Stando alle poche decine di profili da me esaminati alla spicciolata sotto la lente d'ingrandimento, la scarsa serietà esibita da troppe persone parrebbe suggerire l'origine delle carenze su Lovepedia, atroci e temo ormai irrimediabili nonostante uno scudetto sulla pagina iniziale lo certifichi come "sito dell'anno 2012". Definizione a mio parere del tutto meritoria, almeno stando ai presupposti... Peccato che la realtà sia un po' diversa.

Sul mio profilo, ufficializzato dal sistema proprietario di autenticazione, mi descrivo col dovuto dettaglio pertanto è possibile farsi un'idea di massima di chi sono. La scheda è corredata di dati personali veritieri nonché di foto nitide e dettagliate.

Appena terminato di rendermi riconoscibile e presentabile esco dalla pagina e comincio a navigare tra un mare di profili imbastiti alla bell'e meglio, raffazzonati, sgrammaticati o smozzicati senza alcun'informazione utile o con descrizioni laconiche, banali o grondanti assurdità. Completano il capolavoro foto sfocate, lontanissime, sovraesposte, sottoesposte o -diononvoglia- in coppia o in gruppo, piazzate ad arte per lasciar immaginare cose irriferibili circa le capacità cognitive delle rispettive titolari. Sono sgomento.

Risultato: in undici mesi di frequenza assidua, un singolo incontro (l'esito sfavorevole era chiaro ed inappellabile fin dai primi minuti) che ha messo alla luce le menate esistenziali, la sfiducia, le paure ed i prodromi della depressione di una donna rivelatasi campionessa di stereotipizzazione, vittima di se stessa per cui incapace di gettare il cuore oltre l'ostacolo.

Sul sito, zero risposte ai miei messaggi. Zero conversazioni, silenzio assoluto sul fronte della comunicazione. I profili valutati come compatibili recano descrizioni penose, indegne di una bimbetta alle prese con il sussidiario della 2ª elementare.

Eppure -oh la là- non tutto è perduto: coi fatidici 1500 LovePoints ti assicuri una settimana di notorietà, da far schiattare d'invidia Andy Warhol, durante la quale il tuo profilo sarà scrutinato da donne che immancabilmente vivono dall'altra parte dello stivale o financo del globo, non parlano la tua lingua ovvero sono palesemente fuori fascia d'età, fuori da ogni pur vaga logica di affinità o compatibilità fisica e chi più ne ha più ne metta.

Non ho in mano alcun dato utile per confermare né smentire quanto affermato da chi adombra la presenza di "professioniste"; fatto sta che la scarsa volontà di esporsi e di parlare di sé è la costante di tutti i profili compatibili visitati finora. Manca la voglia di descriversi, la gioia di comunicare a viso aperto oppure la capacità di farlo, manco fosse richiesto di partorire un'autobiografia da best seller. Le donne interpellate non rispondono ai miei messaggi neanche a prenderle a cannonate (al secondo tentativo probabilmente mi avranno già classificato come scocciatore) e risulta impossibile convincere ad accettare un invito in chat coloro il cui account risulta perennemente «non disponibile», tralasciando i troppi profili abbandonati dopo la compilazione, quelli che «era online tre mesi fa... sei mesi fa... due anni fa...» e via elencando. Ho il sospetto che chi fa così sostenga con cieca ostinazione comportamenti conformi ai peggio preconcetti di stampo maschilista.

In rete esiste una galassia di siti d'incontri che si dànno un tono da villaggio vacanze per ricchi annoiati e sventolano davanti al naso la parola 'gratis' all'atto dell'iscrizione, unica cosa gratuita. Probabilmente incorporano un'enorme fetta di quella stessa utenza che Lovepedia da sempre attende o che forse in passato ha davvero ospitato, ma oggi non più.

Pur con il dovuto rispetto per la parola 'amore' mi trovo mio malgrado d'accordo con alcuni tra i commenti più salaci e dei giudizi più tranchant riferiti a Lovepedia. Sono d'accordo con definizioni della compagine femminile che per decenza non riporto qui (in altre circostanze le avrei bollate come insolenze inaccettabili) e altrettanto d'accordo con la sua classificazione di sito poco appetibile poiché povero di contatti reali essendo all'apparenza frequentato da un'utenza substandard la quale, per quanto mi riguarda, potrebbe benissimo essere debordata per sovrannumero, inettitudine o semplice sgradevolezza da altri siti i quali -bontà loro- una qualche reputazione la vantano e s'impegnano a mantenerla. Presso Lovepedia pare essere saldamente in vigore la spietata legge in base a cui vale, e agli occhi degli stolti acquista credibilità, solo quello che si paga. Baciamo le mani, dottor Darwin!

Un tiepido sole tuttavia allunga i suoi raggi per illuminare il mio sorriso... Mi ha riempito il cuore di gioia leggere le recensioni di persone che hanno usufruito di Lovepedia con soddisfazione o che hanno addirittura trovato l'anima gemella, prova che il sito in quanto tale non ha proprio nulla da invidiare alla concorrenza.

Pros
Completa e funzionale gamma di servizi online realmente gratuiti: forum, chat, test di compatibilità, gradimento, messaggeria ecc.

Cons
Sembra la bancarella dei remainders di una prestigiosa libreria ormai in disarmo.

Risposte: